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OMS: Vaccino OK anche con la variante del virus

OMS: Vaccino OK anche con la variante del virus
Diritti d'autore Jose M. Osorio/AP
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Di euronews
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n Europa si lavora all'avvio della campagna vaccinale

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Mentre in tutta Europa si lavora al lancio della campagna vaccinale contro il coronavirus continua il dibattito tra gli esperti sulla possibilità che la variante al Covid-19 isolata in Gran Bretagna possa resistere ai vaccini. Una opinione che l'Organizzazione Mondiale della Salute non condivide:

"Abbiamo finora registrato una serie di mutazioni ma nessuna di queste ha mostrato di avere conseguenze significative sulla sensibilità del virus alle terapie, ai farmaci o ai vaccini che si stanno sviluppando", dice Soumya Swaminathan, capo scienziato dell'OMS. L'ottimismo dei ricercatori si basa sul fatto che tutte le 17 mutazioni derivate dal ceppo originario del coronavirus mostrano differenze relativamente marginali.

"Normalmente il virus induce l'anticorpo che si lega a sua volta al virus. Poi viene preso di mira dai globuli bianchi, e viene mangiato e distrutto. Ora, le mutazioni di questo virus che stiamo riscontrando sono un dato normale, non si tratta di mutazioni drammatiche, ma che potrebbero lo stesso causare un leggero cambiamento nella forma. Tuttavia quello che non stiamo vedendo è una mutazione che faccia cambiare completamente la proteina", spiega Julian Tang, professore associato e virologo clinico all'Università di Leicester.

Anche i produttori dei vaccini pronti a venire distribuiti in Europa sostengono che che questi potranno funzionare anche con la variante britannica, ma se ci fosse bisogno di un nuovo vaccino, lo si potrebbe produrre rapidamente. Ugur Sahin, co-fondatore di Biontech: "Grazie alle tecnologie disponibili possiamo progettare un vaccino capace di imitare pienamente questa nuova variante. Tecnicamente potremmo essere in grado di offrire un vaccino specifico entro sei settimane".

Con scarsi dubbi sull'efficacia dei vaccini anche davanti alla nuova variante individuata di Covid-19, gli studi necessari a regolamentarne l'uso potrebbero rischiare di rallentare il già complesso iter di produzione e distruibuzione dei vaccini in tutta Europa.

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