Bruxelles chiedeva di indire nuove elezioni o avrebbe riconosciuto formalmente Juan Guaidò; che alla veglia per le 30 vittime dei giorni scorsi si è rivolto ai soldati: "non sparate contro il vostro popolo"
Il presidente insediato del Venezuela Nicolas Maduro ha respinto l'ultimatum di Bruxelles, che chiedeva di indire nuove elezioni o avrebbe riconosciuto formalmente l'autoproclamato presidente Juan Guaidò.
In un'intervista a CnnTurk, Maduro ha definito inaccetabile l'attegiamento europeo. "L'Europa ha una posizione insolente, insostenibile, impresentabile. E dovrebbe ritirare il suo ultimatum. Nessuno ci dà ultimatum. Se vogliono lasciare il Venezuela, dovrebbero andare tutti, e ora. Il Venezuela continuerà il suo cammino, per fortuna non dipendiamo dall'Europa".
Nelle stesse ore, dopo aver preso parte a una veglia funebre per le quasi 30 vittime decedute negli scontri dei giorni scorsi, Guaidò ha voluto mandare un chiaro messaggio alla popolazione e alle forze armate
"È tempo di stare dalla parte della Costituzione, non è tempo di avere paura, non è tempo di tirarsi indietro, è tempo di rispettare il popolo venezuelano. Soldati del Venezuela, vi do un ordine: non sparate contro il popolo venezuelano".
Guaidò si è anche rivolto ai creditori del Venezuela - come la Cina e la Russia - dicendo loro che Maduro non può piu garantirli, "soltanto la costituzione può farlo"