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Trieste italiana rende omaggio a Re Vittorio Emanuele III

Trieste italiana rende omaggio a Re Vittorio Emanuele III
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Di Paolo Alberto Valenti
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Nelle immagini del Fondo Grande guerra della Cineteca del Friuli torna la storia d'Italia e lo sbarco a Trieste di Vittorio Emanuele III col vincitore della battaglia finale, il Generale Armando Diaz

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Ecco le immagini esclusive della Cineteca del Friuli (Promo Turismo FVG)  che ricordano lo sbarco di Re Vittorio Emanuele III nel novembre del 1918 su Molo San Carlo che sarebbe poi stato ribattezzato Molo audace a Trieste, dal nome dell'unità militare che portò lo stato maggiore del vittorioso esercito italiano nella città strappata all'Austria.

L'Audace diviene così un simbolo per la città, essendo stata la prima nave italiana ad approdare a Trieste.

La guerra in cui l'Italia perse 750mila uomini ed ebbe un numero quasi uguale di feriti e mutilati era finita il 4 novembre del 1918 con la vittoria sulle potenti armate di un impero in totale disfacimento. All'alba del secol breve l'ultimo esempio di governo aristocratico che ricordava il Sacro Romano Impero si disfaceva per sempre dando il via libera al compimento dell'unità d'Italia - culmine delle ambizioni risorgimentali - entro al corona delle Alpi.

Va detto però che per la prima volta nel celebrare quest'anno la vittoria della Grande Guerra il Presidente Italiano Sergio Mattarella ha reso omaggio anche ai soldati italiani che avevano combattuto nelle file dell'esercito austroungarico.

La maggioranza della popolazione di Trieste era italiana ma la città era stata per quasi sei secoli il maggiore porto asburgico affacciato sul Mediterraneo.

La fine della guerra - chiamata prima guerra mondiale solo dopo il secondo conflitto mondiale di cui era stata il preludio - nonostante tutte le delusioni di quella che venne definita la "pace mutilata" rappresentò un relativo allargamento dei territori italiani che incameravano non solo Trentino, Friuli e Trieste ma anche l'Istria (sebbene Fiume non divenne italiana) e l'Alto Adige quest'ultimo prevalentemente abitato da popolazioni di lingua tedesca.

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