Ghiacciata la rotta balcanica. Migliaia di migranti al gelo fra Serbia, Ungheria e Grecia
Circa 7000 migranti provenienti da Afghanistan, Pakistan e Siria sono in attesa di passare il confine ungherese a nord della Serbia. Famiglie composte anche da molti bambini sono bloccate al gelo con temperature fino a -22 gradi sotto zero
Le tendopoli allestite nel centro di Belgrado non sembrano essere sufficienti a riparare le persone dal freddo e sono occupate solo dai più fortunati. Tutti gli altri sono senza un riparo.
Dice un uomo: “Non mi sarei aspettato una sistemazione del genere nel peggiore dei miei incubi. La situazione è terribile e fa troppo freddo. In questo spazio minuscolo dormiamo in tre”.
L’Ungheria, paese confinante, non fa nulla per migliorare la situazione: solo 20 persone al giorno sono ammesse come richiedenti asilo entro i suoi confini. Da qui la drammatica situazione di accumulo di famiglie disperate al confine serbo-ungherese, intrappolate tra la guerra e le barriere anti-immigrazione.
Stesse scene in Grecia: “Ci sono famiglie con bambini. Bambini piccoli. Che debbono stare al caldo. Sono qui diamo loro dei tetti”.
Tutta la rotta balcanica è sotto la neve. Temperature polari anche in Romania, dove in alcune zone il termometro è sceso anche fino a 30 gradi sotto lo zero. Bucarest è sommersa dalla neve, ma tutto il Paese è nella morsa del gelo che ha indotto le autorità ad annunciare il codice arancione di emergenza.