La bambina era scomparsa dal 26 marzo e per trovarla si erano mobilitate anche l'Interpol e la polizia austriaca. Poi i due uomini hanno confessato di averla investita per sbaglio e aver buttato il suo corpo nella discarica locale: si erano anche uniti alle ricerche
I cittadini di Bor, in Serbia, portano fiori, candele e giocattoli a un memoriale improvvisato nel centro della città. Non riescono a trovare le parole per parlare con i giornalisti dopo il crimine terrificante che ha sconvolto tutto il Paese: giovedì sono stati arrestati due uomini sospettati di aver ucciso una bambina di due anni scomparsa dal 26 marzo.
La polizia ha riferito che i due arrestati hanno ammesso la loro colpevolezza e hanno rivelato i dettagli del loro crimine.
Uccisa bambina scomparsa in Serbia
La bambina si trovava in un parco giochi con la madre, e in un momento di svista è scappata. Gli uomini, che stavano passando di lì, l'hanno investita accidentalmente con la loro auto e, presumibilmente per evitare responsabilità, hanno pensato di scaricarla priva di sensi nella discarica locale.
Durante il tragitto hanno incontrato anche il padre della bambina, che ha chiesto agli uomini se avessero visto sua figlia, di cui la madre aveva immediatamente denunciato la scomparsa. I due hanno risposto di no.
Dopo essersi disfatto del corpo, uno dei due sospettati ha persino partecipato alla ricerca della bambina, unendosi al gruppo di volontari organizzato dal capo dell'azienda dove lavoravano entrambi, l'impianto idrico della città.
Le massicce ricerche hanno coinvolto centinaia di persone, oltre alle forze di polizia della vicina Austria e all'Interpol. Ora si cerca il corpo della piccola: la polizia ha isolato la discarica indicata dai sospettati per eseguire le operazioni di ricerca.