Nel Regno Unito s’infiammano i toni in vista del referendum sull’Unione europea del 23 giugno.
Nel Regno Unito s’infiammano i toni in vista del referendum sull’Unione europea del 23 giugno. Un dibattito politico televisivo si è trasformato in un duello tra l’ex sindaco di Londra, il conservatore Boris Johnson, pro-Brexit, e Nicola Sturgeon, Primo ministro della Scozia che rappresenta l’area più favorevole alla permanenza nella Unione Europea. Immigrazione, finanza e accordi commerciali tra i temi piu caldi.
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BorisJohnson) 7 giugno 2016
“Fuori dal mercato unico, sarebbe più difficile per le aziende esportare perché prodotti e servizi sarebbero più costosi e anche i beni importati sarebbero più cari, i prezzi lieviterebbero”, spiega Nicola Sturgeon. “Pensate a cosa potremmo fare riprendendo il controllo. Non solo dei nostri soldi, ma della nostra politica sugli immigrai e commerciale”, replica Boris Johnson. “Sinceramente, sono molto preoccupata per quello che potrebbe accadere se uscissimo fuori dall’Unione europea con un governo conservatore fuori controllo”, dice Nicola Sturgeon.
“Il nostro Paese ha già una lunga esperienza in questo campo della quale andare molto fieri. Non abbiamo bisogno di Bruxelles per garantire la nostra umanità”, attacca Boris Johnson.
Restare nell’Unione europea o lasciarla? La questione spacca a metà l’elettorato, secondo gli ultimi sondaggi il 51% vuole rimanere, il 49% vuole uscire. L’esito potrebbe avere pesanti ripercussioni. Nicola Sturgeon ha detto che in caso di Brexit potrebbe indire un secondo referendum sull’indipendenza scozzese.