“No boots on the ground”, il letimotiv dell’amministrazione Obama rispetto alla guerra contro l’Isis, da condurre senza militari sul terreno, passa
“No boots on the ground”, il letimotiv dell’amministrazione Obama rispetto alla guerra contro l’Isis, da condurre senza militari sul terreno, passa in archivio.
Il Segretario alla Difesa americana Ashton Carter ha annunciato che gli Stati Uniti espanderanno le operazioni di terra in Siria con l’invio di forze speciali. Carter ha parlato alla Commissione Difesa della Camera dei rappresentanti.
Ufficialmente gli Stati Uniti non sono impegnati in azioni di combattimento. Tuttavia secondo la stampa britannica i 300 militari inviati a giugno dell’anno scorso sono coinvolti da mesi nella guerra contro gli jihdisti.
Il Senatore dell’Arizon, il repubblicano Trent Franks: “La prima questione riguardo all’Isis è che l’amministrazione deve provare ad armare i curdi” dice “e poi saremo costretti ad inviare una certa presenza americana sul terreno e fare il necessario per distruggere questa diabolica organizzazione”.
“Sono fiducioso nella vittoria” afferma il democratico Seth Moulton “ma dobbiamo essere certi di avere la giusta strategia e la necessaria integrazione tra tutte le nostre risorse per ottenere la vittoria. Questo significa integrare le risorse qui in America ma anche stringere il partenariato con i nostri alleati in Europa e altrove per creare un fronte unito contro questi estremisti che minacciano il nostro stile di vita in tutto il mondo”.
Il Pentagono per ora non quantifica il numero di militari che saranno coinvolti e parla di missioni come la liberazione di ostaggi, la cattura di leader dell’Isis o operazioni di intelligence.
“Dagli attentati di Parigi” dice il nostro corrispondente a Washington Stefen Grobe “il Presidente Obama ha subito una pressione bipartisan che chiede un’azione più aggressiva contro l’Isil. Tuttavia, come ha detto il Segretario alla Difesa Ashton Carter, l’amministrazione ha soltanto cercato di fare degli aggiustamenti. Il suo messaggio ai deputati: non aspettatevi una vittoria facile nè rapida”.