Han Yuchen a Roma, gli anni 20 a Parigi, fotografia a Vienna
Il Tibet con i suoi paesaggi mozzafiato e i suoi volti è arrivato a Roma, tramite le opere del pittore cinese Han Yucheninmostra a Palazzo Bonaparte fino al 4 settembre. 40 pitture ad olio raccontano un mondo fatto di semplicità e purezza, che contrasta con la Cina moderna e la vita frenetica occidentale.
Il Maestro cinese ha fatto di una pittura limpida e poetica il suo segno di riconoscimento, con richiami all'arte europea dell'Ottocento.
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Dagli anni 90 ad oggi, la mostra "Il Suono è liquido" al Mumok di Vienna svela fino al 28 agosto le fotografie di Wolfgang Tillmans.
Il suo obiettivo principale è svelare le persone, il loro rapporto e la connessione con le cose che li circondano. Percezioni che si sono totalmente modificate dopo la crisi sanitaria e il distanziamento sociale.
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900 opere e documenti della Nuova Oggettività, la tendenza che si è imposta in Germania negli anni 20, sono esposti al Centro Pompidoudi Parigi fino al 5 settembre.
La grande guerra aveva lasciato agli intellettuali tedeschi amarezza e cinismo, spingendoli a una nuova rappresentazione della realtà più vicina al vero, ma con un tocco di emotività.