La sentenza autorizza i conducenti a beneficiare di vantaggi come ferie pagate e salario minimo
Nel Regno Unito, gli autisti di Uber debbono essere classificati come dipendenti e non liberi professionisti.
Con una sentenza destinata a fare epoca, la Corte Suprema britannica stabilisce che i conducenti beneficino di vantaggi come ferie pagate e salario minimo, a coronamento di una lunga battaglia legale.
I sette giudici preposti hanno respinto all'unanimità l'appello contro una sentenza del Tribunale di grado inferiore, che aveva classificato due conducenti di Uber come "lavoratori'' ai sensi della legge britannica.
Tutto questo in considerazione del tempo dedicato e del controllo esercitato dal gruppo.
L'azienda aveva sempre considerato gli autisti come lavoratori autonomi, scegliendo orari e luoghi di lavoro e talvolta impiegandoli su più applicazioni contemporaneamente.
La decisione della Corte consentirà ai conducenti che hanno presentato reclamo di rivolgersi a un Tribunale per un risarcimento e agli altri la possibilità di richiedere ed ottenere lo status di dipendente.