Oltre tremila civili tra cui donne, anziani e bambini, sono stati già evacuati da Gogjali, villaggio circa otto chilometri a Est dal centro di Mosul.
Oltre tremila civili tra cui donne, anziani e bambini, sono stati già evacuati da Gogjali, villaggio circa otto chilometri a Est dal centro di Mosul. Le truppe di Bagdad hanno intensificato l’offensiva iniziata lo scorso 17 ottobre per liberare la seconda città più grande dell’Iraq che è l’ultima roccaforte del cosiddetto Stato islamico nel Paese. I soldati iracheni continuano ad avanzare verso Mosul sul fronte orientale, ma stanno incontrando una forte resistenza da parte dell’Isil. Questo è il fronte chiave per tagliare ai miliziani la via di fuga verso Raqqa, in Siria, l’altra roccaforte dello Stato Islamico.
L’esodo da Mosul, caduta due anni fa nelle mani dei jihadisti, è stato massiccio. Tra i 40 mila sfollati c‘è anche l’intera comunità cristiana. In 25mila sono stati costretti a fuggire dai miliziani che li avevano intimati di convertirsi all’Islam. La liberazione di Mosul rappresenta per loro la speranza di poter tornare a casa. Com‘è già successo a Qaraqosh, la più grande città cristiana della Piana di Ninive che è stata liberata dall’Isil. I cristiani stanno lentamente tornando, ma il 90% degli edifici è stato distrutto dallo Stato Islamico. La normalità è ancora lontana.