A due mesi dagli attentati di Parigi, al banco de “Le Carillon” si torna a servire. Per l’occasione le bolle dei calici di champagne hanno prevalso
A due mesi dagli attentati di Parigi, al banco de “Le Carillon” si torna a servire. Per l’occasione le bolle dei calici di champagne hanno prevalso sulla spuma delle birre medie.
In questo bar del X arrondisement della capitale il commando a bordo di una Seat nera ha ucciso 9 persone. Erano le 21.25 di venerdì 13 novembre.
A pochi metri di distanza, sull’altro lato della strada, altre 5 persone restano uccise dai colpi d’arma da fuoco esplosi da Abdelhamid Abaaoud, Brahim Abdeslam e da un terzo uomo non ancora identificato, ma quasi certamente rimasto ucciso nel blitz delle forze speciali a Saint Denis, il 18 novembre.
Le Carillon è il terzo bar a riapre dopo gli attentati che hanno fatto 130 vittime. La Bonne Biére, primo tra i locali colpiti, aveva riaperto il 4 dicembre. Già tornato in attività anche il Comptoir Voltaire dove si era fatto esplodere Brahim Abdeslam: una delle cameriere era rimasta gravemente ferita.
La sala da concerto Bataclan, dove 90 persone hanno trovato la morte, si dice fiduciosa di poter tornare in attività entro il 2016.
#LeCarillon La foule venue en masse déborde sur le trottoir pic.twitter.com/DorjvdUYAd
— Cédric Cousseau (@CedricCousseau) 13 Gennaio 2016