Ricco di simbologia, il Tempio del Cielo era il luogo dove l'imperatore pregava per l'abbondanza del raccolto. Oggi è nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
Il cielo è rotondo, la terra quadrata. È così che l'universo era concepito quando fu costruito il Tempio del Cielo, fra il 1406 e il 1420, a Pechino. Il Tempio è uno dei maggiori luoghi sacri della Cina. Qui l'imperatore veniva a pregare e ringraziare gli dei per l'abbondanza del raccolto.
Anticamente nella cultura cinese il numero 9 era il più nobile, era il simbolo dell'imperatore. Nel Tempio del Cielo troviamo il numero 9 ovunque, come ad esempio sulla scalinata all'ingresso.
Solo uno dei simboli di cui trabocca il complesso architettonico composto dallaSala della Preghiera per i Buoni Raccolti, il Tempio del Dio dell'Universo e l'Altare Circolare. Tutt'intorno, i 4 mila cipressi rappresentano l'unione fra cielo e terra.
"Nel tempio troviamo tre file circolari di colonne - spiega Tao Lifan, esperto di cultura popolare -. La prima rappresenta le 4 stagioni, la seconda i 12 mesi dell'anno, la terza i 24 periodi del raccolto".
Il Tempio del Cielo, situato nell'estremità sud della Città Proibita, è stato frequentato dagli imperatori delle dinastie Ming e Qing. Nel 1998 è stato inserito nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco. Oggi accoglie fra i 30 e i 40 mila visitatori al giorno, oltre 1,2 milioni all'anno. All'interno è possibile giocare a carte, danzare o praticare il Tai-Chi.