Stando all'ultimo rapporto, l'economia globale subirà una contrazione del 4,4% nel 2020: il FMI migliora le stime per l'Italia, tagliando però quelle per il 2021
La pandemia causerà "danni permanenti" al tenore di vita delle persone in tutto il mondo e le tasse sui ricchi e sulle aziende potrebbero aumentare per affrontare il conseguente danno economico.
Pensieri e parole che giungono dal Fondo monetario internazionale attraverso ultimo rapporto (World Economic Outlook), secondo cui l'economia globale subirà una contrazione del 4,4% nel 2020, 0,8 punti percentuali in meno rispetto alla stima di giugno.
"Quello che abbiamo notato è una ripresa nel terzo trimestre, molto forte ma parziale - dice Gian Maria Milesi-Ferretti, vice Direttore del FMI - forte perché il tasso di crescita è stato elevato, dato che venivamo da un buco molto profondo, ma parziale perché, ovviamente, l'attività non è stata in grado di riprendersi ai livelli che aveva prima della pandemia".
La zona Euro scenderà di oltre l'8% quest'anno con la Spagna, economicamente il più colpito tra i Paesi in cui il Covid-19 la fa da padrone.
"Se la recrudescenza dei casi si rivela persistente o dannosa anche in termini di gravità - ribadisce Milesi-Ferretti - questo sarebbe un rischio di ribasso per la nostra previsione, specie per il prossimo anno".
Stando così le cose, si tratterebbe del peggior crollo annuale a far data dalla Grande Depressione degli anni '30.
Italia in altalena
Il Fondo migliora le stime per l'Italia per il 2020, tagliando però quelle per il 2021.
Per quest'anno ci s'attende una contrazione pari al 10,6%, in miglioramento di 2,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di giugno.
Il prossimo anno, invece, si stima un Prodotto interno lordo in rialzo del 5,2%, 1,1% in meno rispetto alle stime.
Sino al 2025, il Covid-19 costerà all’economia mondiale 28 mila miliardi di dollari.