Tutti sembrano usciti soddisfatti dallo storico Consiglio europeo di Bruxelles. Sarà davvero cosi? Ottimista anche Paolo Gentiloni, commissario UE all'economia: "L'Europa ha dimostrato di essere più forte delle divisioni". Giovedi, intanto, seduta straordinaria del Parlamento europeo...
L'accordo dell'Unione Europea sul bilancio e sul "Recovery Fund" da Coronavirus passa ora agli europarlamentari, pronti al voto.
I quattro giorni di negoziati ai Briuxelles hanno portato all'istituzione di uni fondo da 750 miliardi di euro e a un budget di oltre 1000 miliardi di euro , ma hanno altresi evidenziato i molti punti di profonda divisione tra i 27 paesi dell'Unione.
Secondo Paolo Gentiloni, Commissario UE per l'Economia, ci sono però evidenti lati positivi:
Sassoli: "Soldi anche per i progetti che rischiano di essere dimenticati"
Per soddisfare i paesi del nord-europa, sono stati però tagliati i bilanci per i programmi sanitari dell'UE, i fondi per la ricerca e gli investimenti e i fondi per il sostegno ai paesi più poveri per rendere le loro economie più green.
Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha già avvertito che chiederà una parte dei fondi da mettere in quei progetti, che rischiano di essere accantonati.
"Un risultato inimmaginabile"
L'accordo siglato lunedi significa che per la prima volta nella sua storia i paesi dell'UE si accolleranno il debito globale fianco a fianco con la Commissione europea utilizzando il suo rating Tripla A per ottenere i migliori tassi possibili.
L'analista politica Marta Pilati spiega:
"Solo fino a poche settimane fa, questo era inimmaginabile. Ora abbiamo un pacchetto in cui l'UE prende in prestito congiuntamente sui mercati finanziari una somma molto elevata e utilizza questo denaro per i trasferimenti transfrontalieri. E i leader si sono trovati d'accordo abbastanza rapidamente... Appena quattro mesi fa la pandemia era appena iniziata e oggi abbiamo davvero un grosso affare sul tavolo".
Si comincia a fare sul serio
Per giovedi 23 luglio è prevista una seduta straordinaria del Parlamento Europeo: da qui in avanti, si comincia a fare sul serio.