La UE vota sul futuro della controversa "pesca elettrica"

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Diritti d'autore Bloom Association
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Di Alasdair Sandford
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"Rispettosa dell'ambiente" secondo la Commissione Europea, la tecnica di pesca è vietata in gran parte dei Paesi. Lodata e condannata dagli esperti per i suoi effetti.

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Il Parlamento europeo decide martedì 16 gennaio se consentire o meno la controversa tecnica della pesca elettrica, vietata in gran parte del mondo, tramite la quale i pesci vengono fulminati da scariche elettriche nei fondali marini e poi raccolti a strascico. 

Parzialmente autorizzata dalla UE e difesa come "rispettosa dell' ambiente" dalla Commissione europea e da alcuni ricercatori, è fortemente avversata da ambientalisti e i gruppi che rappresentano i piccoli pescatori, i quali hanno chiesto il ripristino del divieto totale di catturare animali acquatici questo modo.

La pesca elettrica è stata vietata dalla UE nel 1998 ma negli ultimi dieci anni sono state concesse una serie di deroghe per il Mare del Nord.

La tecnica prevede l'applicazione di particolari dispositivi alle reti da pesca che inviano impulsi in grado di dare shock elettrici ai pesci del fondo del mare, facendoli finire nelle reti.  

Il suo utilizzo è stato promosso dal governo olandese e dai pescatori dei Paesi Bassi: sostengono che i pescherecci da traino utilizzino meno carburante, catturino meno pesci involontariamente e causino meno danni al fondale.

L'associazione Bloom, che ha fornito queste foto, ha lanciato una petizione
Bloom Association

Il parere positivo 

La Commissione europea ha dato il provvisorio via libera alla pesca a impulsi elettrici negando che la sua opinione sia stata influenzata dall'azione di lobby olandese.

Sostiene che il parere scientifico più recente, formulato da un comitato di esperti indipendenti, ha suggerito di eliminare i vincoli imposti alle navi che praticano la pesca a impulso elettrico. La tecnica presenterebbe numerosi vantaggi biologici, ambientali ed economici rispetto alla pesca a strascico tradizionale, secondo la Commissione, e sarebbe più rispettosa dell'ambiente se praticata correttamente.

"Riduce il numero di pesci catturati in maniera collaterale, i danni al fondo marino e le emissioni di CO2. Per questo motivo la Commissione sta esaminando la proposta che sarà discussa dal Parlamento", ha dichiarato un portavoce a Politico. 

Altri ricercatori sostengono che gli elettrodi siano leggeri e stimolino il pesce fino a farlo finire nelle reti, senza bisogno di attrezzi più grandi che lo trascinano lungo il fondale marino.

A novembre la commissione per la pesca dell'Unione europea ha votato a favore di un'autorizzazione alla pesca elettrica per una piccola percentuale di navi sottoposte ad un periodo di prova, nel rispetto di condizioni rigorose. Una diffusa pratica commerciale dovrebbe essere consentita "solo se gli studi non dimostrano impatti negativi diretti o cumulativi" sull'ambiente marino.

"Una vergogna per l'Europa"

Quasi 250 parlamentari francesi di diversi partiti hanno firmato un articolo sul quotidiano Le Monde in cui hanno chiesto al Parlamento europeo di vietare definitivamente la pesca elettrica a impulsi, affermando che i suoi effetti sono stati considerati dannosi da scienziati, pescatori e da numerosi Paesi.

Hanno sottolineato che la tecnica è stata vietata in molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, il Brasile e l'Uruguay, e anche nel Mar Cinese orientale.

Diversi gruppi, tra cui The Black Fish, Low Impact Fishers of Europe e Bloom, hanno scritto ai parlamentari europei chiedendo il ripristino del divieto.

"I pescherecci elettrico a strascico sollevano i fondali, fulminano indiscriminatamente tutta la vita marina e producono fino al 60% di scarti: è un disastro ecologico ", scrive l'Associazione Bloom nella sua petizione al Parlamento europeo.

Il deputato del Partito Verde, Molly Scott Cato, ha detto* The Guardian* che la pesca elettrica "sembra abbastanza barbara" e può causare inutili sofferenze ai pesci. "Sostituire una tecnica di pesca dannosa con un'altra non si può giustificare. L'impatto della pesca a impulsi sui pesci e su altri animali marini non è chiaro e sembra quindi violare anche il principio di precauzione".

Il deputato francese Yannick Jadot ha detto che i pescatori transalpini si oppongono alla tecnica, accusando i loro omologhi olandesi di svuotare i fondali marini e di trasformarli in "cimiteri".

La Dutch Federation of Fish e i gruppi ambientalisti si sono reciprocamente accusati di diffondere una falsa narrazione sulla pesca elettrica a impulsi e sui suoi effetti.

Contratto anglo-olandese

La National Federation of Fishermen's Organisations (NFFO) del Regno Unito ha affermato che il metodo ad impulsi elettrici ha portato a intensificare la pesca in alcune zone al largo delle coste inglesi, esortando i governi a proteggere le zone di pesca "sensibili" fino a quando non emerga una visione scientifica definitiva.

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In dicembre è stato raggiunto un accordo volontario tra i pescatori inglesi e olandesi, in base al quale i pescherecci olandesi si asterranno dall'operare in alcune delle zone più sensibili, come "gesto di buona volontà".

"Riconosciamo che la pesca elettrica è nuova e controversa e ha portato a cambiamenti nella distribuzione spaziale e nell'intensità della pesca in alcune zone", ha dichiarato Pim Visser, CEO dell'organizzazione olandese VisNed. Ha evidenziato "un'enorme mole di lavoro scientifico" sulla questione e ha riconosciuto le preoccupazioni inglesi, nonostante è sua convinzione che molta opinione sia "tremendamente allarmista".

Il voto del Parlamento UE

L'organo legislativo prende una decisione in merito nella sessione plenaria di martedì 16 gennaio.

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