A poche ore dall’elevazione del renminbi al rango di valuta di riserva globale del Fondo monetario Internazionale, Pechino interviene silenziosamente
A poche ore dall’elevazione del renminbi al rango di valuta di riserva globale del Fondo monetario Internazionale, Pechino interviene silenziosamente sui mercati.
Almeno questo è il forte sospetto degli analisti, che hanno registrato un balzo del cambio nei mercati offshore. Ovvero, quelle contrattazioni che avvengono fuori dalla Cina continentale e al riparo dal tasso controllato dalla banca centrale.
Obiettivo del governo cinese, che avrebbe chiesto alle banche statali di comprare yuan proprio su tali mercati, sarebbe quello di rafforzarne il cambio e di ridurre la forbice col tasso ufficiale in vista della storica decisione (almeno per Pechino) dell’organizzazione di Washington.