Attentato a Mosca: la propaganda del Cremlino dalla Russia all'Italia, "Ucraina responsabile"

Bandiera russa a mezz'asta per la giornata di lutto nazionale del 24 marzo 2024
Bandiera russa a mezz'asta per la giornata di lutto nazionale del 24 marzo 2024 Diritti d'autore Vitaly Smolnikov/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Vitaly Smolnikov/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Maria Michela Dalessandro
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Dopo l'attentato alla Crocus City Hall nella periferia di Mosca il 22 marzo, la propaganda russa ha sostenuto la tesi di un coinvolgimento diretto dell'Ucraina nella strage, condividendo contenuti falsi e deepfake soprattutto sui social network

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"Tutte le piste portano a Kiev", si legge sul profilo X di Amedeo Avondet, 23 anni, leader del movimento politico Italia Unita e considerato tra le principali voci della propaganda russa in Italia. Senza troppi giri di parole Avondet si riferisce ai responsabili dell'attentato avvenuto a Mosca venerdì 22 marzo portando avanti una pista che però viene sostenuta solo dalla Russia. Non ci sono infatti alcune prove concrete che dimostrino la responsabilità dell'Ucraina nella sparatoria al Crocus City Hall. Eppure, la propaganda russa, radicata in tutto il mondo, è riuscita a diffondersi in poche ore dall'attacco terroristico raggiungendo milioni di utenti online. Compresi quelli italiani

Alcuni esempi di come la propaganda russa viene condivisa attraverso canali Telegram in lingua italiana
Alcuni esempi di come la propaganda russa viene condivisa attraverso canali Telegram in lingua italianaScreenshot Telegram Italia Unita/Nicolai Lilin

Il falso video dell’Ucraina che rivendica la strage al Crocus City Hall di Mosca

Da Avondet a Nicolai Lilin, a neanche 24 ore dalla sparatoria di Mosca lo scrittore russo naturalizzato italiano pubblica sul suo canale Telegram un video manipolato nel quale il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina ammette il coinvolgimento di Kiev nell’attacco terroristico al Crocus City Hall

Il video, diffuso inizialmente via Telegram dal programma russo 60 Minut e dalla conduttrice Olga Skabeeva, risulta essere stato creato ad arte grazie ad alcune clip messe insieme e a un deepfake generato con l’Intelligenza Artificiale.

Oleksiy Danilov, il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, non ha infatti mai rilasciato una intervista o dichiarazione parlando del coinvolgimento del suo Paese nella sparatoria del 22 marzo. 

Il video è però stato trasmesso da Ntv, uno dei principali canali russi. Cambiando canale la disinformazione passa anche per le dichiarazioni della caporedattrice di Russia Today Margarita Simonyan. Nonostante la rivendicazione dell'attacco da parte dell'Isis-K, Simonyan ha tenuto a sottolineare che gli autori non hanno alcun legame con il gruppo terroristico.

La falsa foto del passaporto del cittadino ucraino arrestato per la strage al Crocus City Hall di Mosca

Tra i contenuti condivisi sui canali social di Nicolai Lilin, tra i candidati della lista "Pace Terra Dignità" - fondata del giornalista Michele Santoro - alle prossime elezioni europee, ci sono anche le immagini di uno dei terroristi che avrebbero compiuto la strage di Mosca. Secondo la propaganda russa il nome di uno dei responsabili sarebbe quello di Rustam Azhiyev, cittadino ucraino che ha combattuto nelle Forze Armate dell’Ucraina. Anche in questo caso, però, i contenuti non corrispondono alla realtà: l'uomo è infatti un'altra persona rispetto a quelle arrestate come sospetti principali. I documenti usati per sostenere che si tratti di Rustam Azhiyev circolano da tempo e non mostrano il volto dell’uomo arrestato. 

Le false immagini sono state subito condivise anche su Telegram da Italia Unita di Amedeo Avondet, da mesi in Russia. Lunedì 25 marzo il canale ha pubblicato una rettifica sulla nazionalità degli attentatori, "tutti del Tagikistan", si legge. 

I sospettati, di nazionalità tagika - Dalerdzhon Mirzoyev, Saidakrami Murodali Rachabalizoda, Shamsidin Fariduni e Muhammadsobir Fayzov -, sono apparsi lunedì 25 marzo in un'aula di Mosca. 

La relazione annuale dell'intelligence italiana: campagna ibrida russa contro l'Italia

La Russia è l'attore più attivo in campagne ibride "a danno dell'Italia e dell'Occidente intero". È quanto ha rivelato la relazione annuale dell'intelligence italiana presentata a fine febbraio 2024: un arsenale fatto di spionaggio, attacchi cyber, disinformazione, e sfruttamento in chiave destabilizzante dei flussi migratori.

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