In Francia gli agricoltori si sono dati appuntamento in piena notte sotto il celebre Arco di Trionfo, bloccando la strada con balle di fieno e trattori. Per la polizia la protesta era illegale, 66 gli arresti. Proteste anche in Polonia dove gli agricoltori hanno bloccato la strada per la Lituania
Appuntamento alle tre del mattino agli Champs Elysées. Gli agricoltori francesi si sono riuniti in piena notte a Parigi, sotto l'Arco di Trionfo, con i loro trattori e diverse balle di fieno per bloccare il traffico.
"Il Coordinamento rurale prende possesso simbolicamente e pacificamente dell'Arco di Trionfo", ha dichiarato il sindacato degli agricoltori in un comunicato sulla piattaforma social X, aggiungendo che si tratta di un grido per "salvare" l'agricoltura in Francia.
La sottosegretaria all'Agricoltura Agnès Pannier-Runacher ha affermato che la manifestazione non è stata dichiarata e pertanto è considerata "illegale". La polizia ha arrestato 66 persone verso le 9 del mattino, ponendo fine alla protesta.
Secondo il Coordinamento oltre il 45 per cento delle aziende agricole sono in crisi.
Gli agricoltori francesi, in linea con le richieste dei loro colleghi nel resto d'Europa, vogliono in particolare la fine degli accordi per il libero scambio e misure per l'ambiente meno restrittive e onerose da sostenere. Vogliono anche che il governo tuteli il settore aiutandoli ad affrontare la crisi e i costi di produzione sempre più elevati. Nonostante le promesse del primo ministro Gabriel Attal e del presidente Emmanuel Macron le proteste non si sono placate, con gli agricoltori che chiedono ora di applicare soluzioni concrete.
Proteste anche in Polonia: bloccata la strada per la Lituania
Ci sono state manifestazioni anche in Polonia, dove un gruppo di manifestanti ha bloccato la strada che porta al valico di frontiera con la Lituania. Questa è l'unica strada di accesso dai Paesi baltici alla Polonia.
In Polonia, il settore agricolo si oppone all'importazione esente da dazi del grano ucraino. Si parla di "doppia importazione" perché, secondo i manifestanti, il grano importato transita dalla Polonia alla Lituania e poi torna in Polonia come importazione europea, senza prove o controlli, dicono.