Berlino è stata la prima tappa del tour europeo di Zelensky per chiedere un maggiore sostegno militare all'Ucraina. Dopo la firma nella capitale tedesca, il presidente ucraino è volato a Parigi per siglare un accordo analogo con Emmanuel Macron
Germania, Francia e poi di nuovo Germania: il tour europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è iniziato venerdì 16 febbraio da Berlino per incontrare il cancelliere Olaf Scholz. Zelensky è poi volato a Parigi per il bilaterale con Emmanuel Macron, sabato sarà di nuovo in Germania per partecipare alla conferenza di Monaco sulla sicurezza in programma fino al 18 febbraio.
Zelensky da Scholz a Berlino
A Berlino Zelensky e Scholz hanno firmato un accordo sulla sicurezza definito "storico" dal cancelliere tedesco che ha assicurato la sua determinazione a sostenere l'Ucraina "per tutto il tempo necessario".
Il documento firmato dai due leader contiene aiuti militari aggiuntivi e immediati per un totale di 1,1 miliardi di euro. Il patto prevede anche il sostegno all’Ucraina dopo la guerra per costruire un esercito moderno in grado di respingere futuri attacchi dalla Russia.
Zelensky a Parigi da Macron
Berlino è stata la prima tappa del tour europeo del presidente ucraino per chiedere un maggiore sostegno militare al suo Paese. Il presidente ucraino ha continuato il suo viaggio diplomatico a Parigi per siglare un accordo analogo con il presidente francese Emmanuel Macron.
L'intesa franco-ucraino prevede "fino a 3 miliardi di euro" di aiuti militari supplementari nel 2024: "Sono accordi che forniscono all'esercito ucraino garanzie reali per poter realizzare risultati concreti nella riconquista del loro territorio" sottratto dalla Russia, ha dichiarato Macron nella conferenza stampa congiunta.
La morte di Alexey Navalny
"Putin uccide sempre, anche se non c’è una guerra, non si fermerà. Alexey Navalny è morto in una prigione russa - ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la conferenza stampa congiunta con Scholz commentando la morte di Alexey Navalny. -. A Putin non importa chi muore, finché mantiene la sua posizione, ed è per questo che dovrà rendere conto dei suoi crimini".
Per Macron "la morte di Alexey Navalny parla della debolezza del Cremlino e della paura di qualsiasi avversario". In serata da Parigi il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto alla Russia di "fare luce sulle circostanze" del decesso dell'oppositore russo.