Israele ha fatto sapere di voler intensificare ulteriormente il conflitto nella Striscia di Gaza. Secondo Tel Aviv gli ostaggi nelle mani di Hamas saranno riportati a casa
Continuano incessanti i bombardamenti dell'esercito di Israele nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal ministero della Salute del governo locale di Hamas, sono 250 i palestinesi uccisi soltanto nelle ultime 24 ore. Ai quali si aggiungono altri 500 feriti. Complessivamente, il bilancio della brutale risposta di Tel Aviv agli altrettanto violenti attacchi del 7 ottobre scorso è drammatico: sono 20.915 i morti e più di 54mila i feriti.
Oltre 100 morti nel campo profughi di Al-Maghazi
Nel campo profughi di Al-Maghazi, in particolare, i soccorritori hanno estratto decine di corpi dalle macerie, ore dopo che un attacco ha raso al suolo un edificio di tre piani e ne ha distrutti altri nelle vicinanze. Almeno 106 persone sono state uccise, secondo i registri ospedalieri consultati dall'Associated Press.
I primi soccorritori e i residenti che hanno cercato tra le macerie lo hanno fatto in molti casi a mani nude o con strumenti rudimentali. Numerosi morti sono stati trasportati ad affluire all'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, nella vicina Deir al-Balah.
Israele promette di intensificare ulteriormente il conflitto
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato la Striscia di Gaza lunedì e fonti governative hanno assicurato che l'assalto aereo e di terra verrà ulteriormente intensificato: "Sarà una lunga guerra che non è vicina alla fine", ha spiegato il primo ministro di Tel Aviv.
Parlando invece al parlamento, lo stesso leader della nazione ebraica ha garantito che gli ostaggi saranno riportati a casa, ma ha spiegato che per farlo servirà ancora tempo. Le famiglie delle persone che ancora sono nelle mani di Hamas hanno fischiato il primo ministro.
L'esercito ha nel frattempo diffuso un filmato che mostrerebbe quelli che, a suo dire, sarebbero soldati che fanno irruzione in un impianto di produzione di armi e in una fabbrica di cemento che verrebbe utilizzato da Hamas per costruire tunnel nell'area di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.