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Video di Hamas, un ostaggio accusa Netanyahu. Le famiglie fanno pressione sul governo

Muro con foto degli ostaggi di Hamas
Muro con foto degli ostaggi di Hamas Diritti d'autore Oded Balilty/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Oded Balilty/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Di Greta Ruffino
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Hamas ha rilasciato un video che mostra tre ostaggi. Una di loro ha accusato Netanyahu di negligenza politica per non aver accettato le richieste di cessate il fuoco. Israele ha liberato un soldato durante l'invasione di terra. Confermata la morte di una ragazza sequestrata al Nova festival

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L'esercito israeliano ha dichiarato che Ori Megidish, una soldatessa delle forze di difesa israeliane catturata durante l'incursione di Hamas del 7 ottobre è stata liberata a Gaza. È la prima dall'inizio della guerra. I dettagli rimangono al momento sconosciuti ma la giovane sarebbe illesa.

Mentre Israele prosegue con l'invasione di terra e avanza verso la città di Gaza, Hamas ha invece pubblicato un video che mostra tre donne tenute in ostaggio. Si tratta di Danielle Aloni, Rimon Kirsht ed Elena Trupanov. Solo Aloni ha parlato, riferendo di essere prigioniera da 23 giorni, un dato che lascia intuire che il video sarebbe stato girato tra il 29 e il 30 ottobre. 

Nel video, in cui è probabile che le donne siano state filmate sotto costrizione, viene accusato il governo israeliano di negligenza politica per l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso e per aver rifiutato il cessate il fuoco. Aloni ha anche chiesto un accordo immediato per lo scambio degli ostaggi con i prigionieri palestinesi. Rivolgendosi direttamente al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Aloni ha detto che ci sarebbe dovuto essere un cessate il fuoco: “Siamo cittadini innocenti. Cittadini che pagano le tasse allo stato di Israele. Vuoi ucciderci tutti. Vuoi ucciderci tutti usando le forze di difesa israeliane”. Netanyahu continua a rifiutare le richieste per il cessate il fuoco.

Si ritiene che circa 230 ostaggi siano ancora prigionieri di Hamas nella Striscia di Gaza. Ma sta diventando chiaro che molti potrebbero non essere vivi. È il caso della 23enne tedesco israeliana Shani Louk. È stata una delle vittime dell'attacco di Hamas del 7 ottobre al Nova festival. Sua madre ha lanciato un disperato appello al pubblico e ieri ha ricevuto la triste certezza della morte di sua figlia.

Le famiglie degli ostaggi continuano a fare pressione sul governo israeliano affinché il loro salvataggio diventi una priorità. 239 letti vuoti, che rappresentano le persone prese da Hamas, sono stati disposti davanti all'ufficio del sindaco di Gerusalemme in piazza Safra, in un gesto simbolico.

Intanto si intensificano i pesanti bombardamenti israeliani su Gaza dove le vittime sono più di 8mila e i feriti decine di migliaia, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità della Striscia, gestito da Hamas. Un numero che è destinato probabilmente ad aumentare a causa degli attacchi incessanti e del fatto che molte persone risultano disperse sotto le macerie. Il bilancio è ritenuto credibile dalle Nazioni unite. Tra le vittime anche 64 operatori dell'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi.
Più di un milione di persone, su 2,3 milioni di abitanti della Striscia di Gaza, è sfollato. 

In aumento le violenze nella Cisgiordania occupata, dove un giovane palestinese di 14 anni è morto lunedì per le ferite riportate dopo essere stato colpito dalle forze israeliane nel villaggio di Zawata, vicino a Nablus, nella Cisgiordania occupata.
Sono almeno 123 i palestinesi morti a West Bank.

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