Si intensificano le operazioni di cielo, terra e mare contro Hamas. Ballerine le cifre, ma è indubbio che a Gaza ci siano molte vittime civili
Tsahal avrebbe ucciso Abu Rakaba, una delle menti dell'attacco contro Israele del 7 ottobre scorso. Intanto si intensificano le operazioni di terra nella Striscia con fanteria e veicoli blindati, sostenuti da attacchi massicci dall'aria e dal mare, compreso il bombardamento dei tunnel di Hamas, un obiettivo chiave nella sua campagna per eliminare l'organizzazione terrorista.
Israele ha anche interrotto le comunicazioni a Gaza, creando un blackout di informazioni dall'enclave assediata e tagliando fuori dal mondo esterno i 2,3 milioni di abitanti del territorio.
Incerte le cifre da parte palestinese. Sarebbero almeno 7300 i morti. A Gaza la comunicazione è controllata da Hamas e non ci sono possibilità di sincerarsi della veridicità delle cifre, considerate però abbastanza affidabili dai media internazionali, dall'Onu e dalle organizzazioni umanitarie. La sovrappopolazione della striscia, unita al fatto che alla popolazione civile è impedito lasciare la Striscia, fa presagire che le vittime siano molte. Se a questo si unisce il fatto che la popolazione di Gaza è molto giovane ecco che il rischio che fra le vittime ci siano molti bambini aumenta in modo drammatico.