Dopo i tentativi falliti da Alberto Núñez Feijóo, vincitore delle elezioni di luglio, adesso a formare il nuovo governo spagnolo ci provano il Partito Socialista e la coalizione di sinistra Sumar. Ma servono i voti dei partiti separatisti catalani
Pedro Sánchez e Yolanda Díaz, i leader del Partito Socialista spagnolo e della coalizione di sinistra Sumar, hanno firmato un accordo per formare un nuovo governo.
L’accordo comprende misure sociali come l’impegno a ridurre l’orario di lavoro - una vera e propria "settimana corta! - senza abbassare i salari.
Nel pieno dei negoziati dopo l'incarico ricevuto il 3 ottobre scorso, per Sánchez questo accordo programmatico con l'alleato Sumar è un primo passo verso la formazione del governo.
Dopo il fallito tentativo di Alberto Núñez Feijóo, del Partito Popolare, vincitore delle elezioni del 23 luglio scorso, a formare il governo, ci provano ora socialisti e Sumar, che insieme non hanno, però, i numeri sufficienti per ottenere la fiducia al Parlamento.
Sánchez e Díaz avranno, quindi, bisogno del sostegno dei partiti separatisti catalani e le trattative sono in corso da tempo (dopo la richiesta, da parte di Carles Puigdemont, di amnistia agli indipendentisti coinvolti nel referendum del 1° ottobre 2017).
Euronews racconta
Cosa è successo nel giorno del referendum catalano?
Servizio del 1.10.2017