Il provvedimento del Ministero degli Interni italiano prevede una garanzia finanziaria trattenuta al massimo per un mese. Il richiedente asilo dovrà inoltre dimostrare di avere un alloggio in Italia, alternativo al centro di permanenza
Il decreto-Piantedosi fa già discutere,
I richiedenti asilo provenienti da Paesi (extra-Ue) considerati sicuri che arrivano in Italia, sorpresi mentre tentano di superare i controlli, dovranno versare una cauzione di quasi 5.000 euro (4.938, per l'esattezza): questo per evitare di essere rinchiusi in un CPR (Centro di permanenza per il rimpatrio) mentre la loro domanda di asilo viene esaminata.
Si tratta di una misura finanziaria che sarà trattenuta al massimo per quattro settimane.
Il richiedente asilo dovrà, inoltre, dimostrare la "disponibilità di un alloggio adeguato sul territorio nazionale", alternativo al CPR e - riporta il decreto - della "somma occorrente al rimpatrio e di mezzi di sussistenza minimi".
Il provvedimento del Ministero dell'Interno italiano - firmato dai ministri Matteo Piantedosi (Interni), Carlo Nordio (Giustizia) e Giancarlo Giorgetti (Economia) - è stato pubblicato venerdì 22 settembre sulla Gazzetta Ufficiale e ha già scatenato polemiche.
Sbarchi record
Il 2023 è stato un anno record per gli arrivi di migranti in Italia.
Si stima che finora siano arrivati quasi 133.000 richiedenti asilo, quasi il doppio rispetto al numero dello scorso anno e il triplo rispetto al 2021.
Lo confermano i dati diffusi dal Ministero degli Interni italiano.
Maltempo a Lampedusa: sbarchi rallentati
Intanto, dopo il boom di sbarchi dell'11-12-13 settembre (12 settembre: record assoluto di 112 sbarchi in 24 ore!), gli arrivi a Lampedusa hanno subito un rallentamento causa maltempo.
Dall'11 al 17 settembre sono approdati a Lampedusa 11.560 migranti, con un picco di arrivi nei primi tre giorni della settimana: 1.997 lunedì 11 settembre, 4.829 martedì 12 settembre e 2.172 mercoledì 13 settembre.
Complessivamente, negli ultimi 12 giorni l’isola ha visto l’arrivo di oltre 13.000 migranti, la maggior parte dei quali poi "dirottati" verso altre regioni d’Italia.
L'ormai celebre hotspot di Contrada Imbriacola, il centro di permanenza dei migranti di Lampedusa, che pochi giorni fa era sovraffollato, ora ospita poco più di 100 persone.