Incendio definito dalle autorità ancora fuori controllo, dopo undici giorni, nella regione greca di Alessandropoli: è considerato l'incendio "più grande mai visto prima nell'Unione europea". Coinvolto il Parco nazionale di Dadia
La Grecia combatte da undici giorni contro un devastante incendio nella regione di Alessandropoli (conosciuta anche come Evros) e nella foresta protetta di Dadia, al confine greco-turco.
Il rogo ha già provocato la morte di venti persone (per la maggior parte migranti, compresi due bambini, e un pastore che voleva mettere in salvo il suo gregge) e ha già bruciato 81.000 ettari di terreno, secondo l'Osservatorio europeo Copernicus.
Nelle vicinanze, anche la regione di Rodopi è alle prese con nuovi incendi.
Martedì, su questi due fronti, sono stati mobilitati 475 vigili del fuoco con 100 veicoli, sei aerei e quattro elicotteri.
Intervento di soccorso europeo
Nei giorni scorsi l'Unione europea ha inviato undici aerei antincendio "RescEU" e un elicottero della flotta europea per aiutare la Grecia.
Questo incendio è "il più grande mai registrato nell'Ue, ha dichiarato martedì a Bruxelles Balazs Ujvari, uno portavoce della Commissione europea.
"La Commissione, in questo momento, sta coordinando gli sforzi di soccorso su vari fronti, grazie al meccanismo di protezione civile dell’Ue in tutta Europa. In particolare, nella regione greca di Alessandropoli, stiamo affrontando il più grande incendio mai registrato nell’Ue. In questo contesto, abbiamo mobilitato 12 aerei della nostra flotta RescEU, insieme a oltre 400 vigili del fuoco e 60 veicoli", ha dichiarato il portavoce.
Grecia: riunione ministeriale per decidere il da farsi
Martedì, il primo ministro greco KyriakosMītsotakīs ha tenuto ad Atene una riunione ministeriale per discutere della riforestazione necessaria dopo gli incendi nella regione di Evros e sul monte Parnete.
Il ministro greco dell'Ambiente, Theodoros Skylakakis, ha annunciato che nelle regioni interessate dovranno iniziare i lavori anti-alluvioni per evitare le frane delle prime piogge autunnali.
È stato deciso che il Corpo Forestale dichiarerà immediatamente le aree rimboschibili, verrà prestata particolare attenzione alla fauna selvatica e, a breve, inizieranno le procedure per i lavori antierosione e antialluvione.
Sono previsti risarcimenti per allevatori e agricoltori, nonché per i residenti che hanno perso la casa.