Sull'isola di Maui, alle Hawaii, è stata riaperta per poche ore la "zona rossa" colpita dagli incendi, per permettere ai residenti di salvare qualcosa dalle loro case andate in fumo. Le vittime sono già 93, ma ci sono ancora centinaia di dispersi
La vita prova a cercare un barlume di normalità, ma il peggior disastro nella storia delle Hawaii lascerà il segno per anni.
Molti centri di ricovero temporaneo stati stati installati intorno a Maui e all'isola di Hawaii (la più grande isola dell'arcipelago).
L'ultimo bilancio ufficiale dei devastanti incendi sull'isola di Maui è di 93 vittime (solo due riconosciute ufficialmente), ma centinaia di persone risultano ancora disperse.
Secondo le stime ufficiali, almeno 4.500 persone hanno perso la casa.
Molte Ong e aziende stanno facendo donazioni per aiutare gli sfollati.
Inoltre, sono stati installati centri di informazione in cui i residenti possono chiedere notizie sui loro conoscenti e parenti scomparsi.
"Non abbiamo più niente"
Le autorità hawaiane hanno permesso ai cittadini di tornare nelle loro case per verificare se fosse possibile salvare qualcosa.
"Abbiamo perso tutto! Grazie a Dio abbiamo ancora l'un l'altro, siamo ancora insieme", racconta in lacrime Christie Gagala, residente a Lahaina.
"Siamo tutti vivi, al sicuro. È come se noi fossimo le uniche cose che abbiamo ora, perché tutto ciò che avevamo prima è andato in fumo".
La zona rossa di Lahaina, la città più colpita dell'isola di Maui, è stata aperta sabato per un'ora e mezza. Ma per i residenti non c'è più nulla da salvare tra le rovine carbonizzate.
I residenti descrivono ciò che resta come "come una zona di guerra".
Sono stati distrutti o danneggiati oltre 2.200 edifici.
I Vigili del Fuoco hanno comunicato che sulle isole di Hawaii e Maui sei incendi sono ancora attivi, ma "contenuti all'85%".
II costo per la ricostruzione
Il costo per la ricostruzione si aggira sui 5,5 miliardi di dollari, secondo un calcolo fatto dal governatore della Hawaii, Josh Green.
Il dato pone questi incendi tra i peggiori disastri nella storia dello Stato, che dal 1959 fa parte degli Stati Uniti.
E continuano le polemiche sulla mancata allerta da parte delle autorità.
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Anche Oprah Winfrey dà una mano**
Tra le centinaia di volontari che stanno dando una mano ai residenti di Maui, un video sui social ha segnalato anche la presenza della popolare conduttrice americana Oprah Winfrey, che per diversi mesi all'anno vive proprio sull'isola di Maui.
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