Dieci "droni suicida" sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina nelle prime ore di giovedì 13 luglio. Si tratta del terzo giorno di fila di attacchi alla capitale
Un civile è stato ucciso e altri quattro sono rimasti gravemente feriti in un attacco condotto nelle prime ore di giovedì 13 luglio a Kiev.
"Nel distretto di Podil, il corpo di una persona deceduta è stato trovato mentre si spegneva un incendio in un condominio", ha scritto il sindaco della capitale ucraina Vitaly Klichko su Telegram.
"Nel distretto di Darnytskyi, a causa della caduta di detriti, la facciata di un edificio residenziale è stata distrutta".
Sono stati abbattuti almeno 10 droni dalla contraerea ucraina, secondo quanto riferito su Telegram dall'amministrazione militare della città.
"Per il terzo giorno consecutivo, Kiev viene attaccata dalle munizioni di sbarramento degli Shahed", ha affermato il capo dell'amministrazione militare della città, Sergiy Popko.
"Questa notte c'è stato un massiccio attacco di droni iraniani. I velivoli senza equipaggio sono entrati nella capitale da diverse direzioni. Circa una decina di obiettivi nemici sono stati identificati e distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea nello spazio aereo di Kiev".
I droni suicidi
Quella tra il 12 e il 13 luglio è la terza notte consecutiva di attacchi con i "droni suicida" verso la capitale Kiev, ma non solo.
I cosiddetti Shahed 136 vengono prodotti dall’azienda iraniana Shaded e costruiti dalla Iran Aircraft Manufacturing Industries Corporation (Hesa), azienda che fa capo all'Iran Aviation Industries Organization (Iaio), controllata dal Ministero della difesa e delle forze armate iraniane.
Con un peso di 200 kg, e con una velocità massima di 185 km/h, quest'arma, in russo Geran-2, utilizza coordinate GPS inserite prima del volo verso un punto fisso. Rapidità e bassa quota di volo rendono difficile l’intercettamento da parte delle difese.