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Macron: "La fase più acuta della rivolta è alle spalle"

Il presidente della Francia Emmanuel Macron
Il presidente della Francia Emmanuel Macron Diritti d'autore Ludovic Marin/AP
Diritti d'autore Ludovic Marin/AP
Di Euronews
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Il presidente francese Emmanuel Macron ha spiegato che sarà approvata una norma ad hoc per velocizzare le riparazioni dei beni danneggiati

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Il momento più duro della rivolta è alle spalle. Ad affermarlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, rivolgendosi ai 250 sindaci dei comuni colpiti dai disordini scatenati dall'uccisione, da parte di un poliziotto, di un adolescente a Nanterre. Macron ha anche annunciato una legge ad hoc per accelerare la riparazione dei danni. I primi cittadini, però, chiedono di più.

"Serve riportare l'ordine, ma serve anche uno sforzo profondo"

"Gli spacciatori hanno riportato l'ordine nei loro quartieri. Purtroppo questa è la triste realtà", ha dichiarato David Lisnard, presidente dell'Associazione dei sindaci francesi. "Questo è ciò che sperimentiamo ogni volta che c'è una rivolta urbana nelle nostre comunità. E sappiamo bene che tra qualche settimana, qualche mese, qualche anno, ci saranno di nuovo rivolte. Di fronte alle quali servono risposte immediate per ristabilire l'ordine, certo. Ma serve anche allo stesso tempo uno sforzo profondo, totalmente diverso da quello che è stato fatto negli ultimi trent'anni".

In una settimana, la rivolta ha provocato centinaia di feriti e danni per centinaia di milioni di euro a beni pubblici e privati. Migliaia di persone sono state arrestate e alle compagnie d'assicurazione sono state presentate seimila richieste di risarcimento.

Tensione in tribunale a Lione

La tensione delle strade della Francia, intanto, si è spostata nei palazzi di giustizia. Il Tribunale giudiziario di Lione ha dovuto sospendere alcune udienze che vedevano imputate persone presumibilmente coinvolte nei disordini, dopo che una trentina di attivisti ha cercato di impedire l'arresto di un uomo che indossava una maglietta con frasi di protesta contro la polizia.

I lavori sono stati bloccati per circa un'ora, dopodiché ad avvocati, giudici e imputati è stato consentito di rientrare nuovamente nelle aule.

Molti procedimenti sono effettuati con rito abbreviato, in particolare per le persone colte in flagrante durante gli scontri che si sono registrati in piazza, non solo a Lione ma in tutta la Francia. Ciò dopo l'uccisione di un ragazzo di 17 anni, da parte di un poliziotto, a Nanterre, che si era rifiutato di obbedire ad un ordine impartitogli.

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