10 morti e almeno 3mila palestinesi in fuga dal campo profughi di Jenin dopo l'attacco di Israele. Netanyahu: "Operazione anti terroristica"
"Fino a quando sarà necessario": Israele non esclude un attacco ad oltranza contro il campo profughi di Jenin, in Cisogiordania, che - secondo l'esercito israeliano - è quartier generale dei terroristi di Hamas.
Per sfuggire all'incursione dei droni, circa 3mila palestinesi sono scappati dal campo per trovare rifugio altrove.
"Un vasto sforzo anti terroristico" l'ha definito Israele, che ha anche dispiegato 1000 soldati.
I militari sono entrati nel campo profughi dove sospettavano di trovare armi e munizioni.
10 palestinesi sono morti e altri 100 sono rimasti feriti, 20 dei quali in modo grave. Lo ha reso noto il ministero della sanità palestinese.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che le forze israeliane stanno rispondendo alla recente ondata di aggressioni palestinesi contro cittadini israeliani.
Diversi gli arresti effettuati negli ultimi giorni.
L'obiettivo dichiarato di Israele
Secondo il comando militare israeliano, l'operazione ha come obiettivo il centro di coordinamento dei miliziani locali, le cosiddette “Brigate Jenin” e un deposito di armi, situato vicino a due scuole e a un centro medico.
Centinaia di soldati stavano ancora operando all'interno di Jenin lunedì sera, con notizie di intensi scontri di strada.
Gruppi palestinesi hanno chiesto uno sforzo unitario per contrastare l'operazione israeliana. I sostenitori del braccio armato degli islamisti di Gaza, Hamas, hanno tenuto una manifestazione di solidarietà e di denuncia contro la guerra aperta di Israele alla popolazione di Jenin.
Abu Mazen: "A Jenin intervenga l'Onu"
Il presidente palestinese Abu Mazen - che nelle scorse ore ha presieduto un vertice della leadership palestinese - ha chiesto all'Onu e alla comunità internazionale "di intervenire con urgenza per costringere Israele a fermare l'evacuazione degli abitanti" del campo profughi di Jenin.
L'Autorità Palestinese ha inoltre deciso "di fermare tutti i contatti e gli incontri con Israele e di continuare a interrompere il coordinamento della sicurezza".