Tre morti e decine di feriti in seguito a scontri innescati da un raid a Jenin. Fonti palestinesi: "Tra le vittime un quindicenne". In una rara prova di forza, Israele ricorre anche agli elicotteri: "Siamo stati attaccati durante un'operazione di arresto"
Scontri e raid israeliano a Jenin. Quattro morti e decine di feriti
Quattro palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in seguito a scontri innescati da un raid dell'esercito israeliano a Jenin, roccaforte delle milizie armate nel nord della Cisgiordania occupata. Almeno nove i feriti in gravi condizioni, secondo il Ministero della Sanità palestinese, che tra i morti ha annoverato anche un quindicenne. L'esercito israeliano, che ha aperto il fuoco dagli elicotteri, ha parlato di operazione "volta ad arrestare due sospetti", degenerata in un "importante scambio di artiglieria tra forze e miliziani armati".
I palestinesi: "Abbiamo risposto all'aggressione delle forze di occupazione"
Il Battaglione Jenin, che riunisce milizie legate a diverse fazioni palestinesi nel campo profughi allestito nella città, ha dal canto suo confermato di aver risposto "all'aggressione delle forze di occupazione". Fonti israeliane riferiscono di una bomba che sarebbe fatta esplodere accanto a un loro veicolo militare. Il ricorso agli elicotteri, secondo le stesse fonti, sarebbe quindi stato volto a colpire gli autori dell'attacco e trarre in salvo i soldati israeliani rimasti vittima dell'imboscata.
Israele attacca con gli elicotteri. Non accadeva dai primi anni 2000
Intervenuto al culmine di un crescendo di scontri, registrato negli ultimi mesi, l'attacco segna un'escalation nel ricorso alla potenza militare da parte israeliana e il primo, da anni, a fare ricorso anche ad attacchi dal cielo. Secondo media israeliani si tratterebbe della primo utilizzo di un elicottero d'attacco in Cisgiordania occupata dai primi anni 2000.