Alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza, il capo della diplomazia di Kiev dice: "Le mie richieste sono molto semplici: armi, armi e armi"
La Nato deve mettere da parte le sue esitazioni e fornire all'Ucraina tutto il necessario per far fronte all'invasione militare russa.
Questo è il messaggio che il capo della diplomazia ucraina porta a Bruxelles, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica, con particolare enfasi su un punto.
"Le mie richieste sono molto semplici - dice Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino - ci sono solo tre punti: armi, armi e armi: siamo sicuri che il modo migliore per aiutare l'Ucraina ora è quello di fornirle tutto il necessario per contenere Putin e per sconfiggere l'Esercito russo".
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sottolinea invece due aspetti: non più riluttanza nell'inviare armi ed impedire che la guerra si riversi oltre i confini del Paese invaso.
"L'Ucraina sta combattendo una guerra difensiva - afferma Stoltenberg - quindi questa distinzione tra armi offensive e difensive in realtà non ha alcun significato reale.
La Nato ha portato sostegno all'Ucraina, ma non sta inviando truppe per essere sul campo: abbiamo anche la responsabilità di impedire che questo conflitto si intensifichi oltre l'Ucraina, e diventi ancora più mortale, pericoloso e distruttivo".
Sinora, i due sembravano essere d'accordo su un punto: andare oltre la consegna di armi anticarro o antiaeree.
Sta di fatto che l'Alleanzasta sta cercando di agire con relativa cautela, per non essere coinvolta in una guerra totale contro la Russia.
Intanto, la titolare del ministero degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, annuncia di aver convocato a Berlino una riunione informale con i suoi omologhi della Nato il prossimo maggio per discutere della guerra.