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I fatti visti da Mosca. Dal nuovo round di colloqui alla sfida tra USA e Russia

Putin-Biden
Putin-Biden Diritti d'autore Diritti d'autore: Pavel Golovkin/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Debora Gandini Agenzie:  Agenzie internazionali
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Il punto sulla situazione in Ucraina e sulle trattative diplomatiche dalla nostra corrispondente Galina Polonskaya

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Potrebbe già riprendere oggi il prossimo round di negoziati di pace per l’Ucraina. Secondo quanto riferito dall'agenzia Interfax il Presidente Putin e il suo omologo Erdogan in una conversazione telefonica domenica hanno concordato che i i colloqui si svolgeranno a Istanbul. 

Dopo i colloqui in video conferenza dei giorni scorsi, infatti, i nuovi incontri si svolgeranno di nuovo con un faccia a faccia tra le due delegazioni e in un paese terzo che questa volta è la Turchia e non più la Bielorussia.

Secondo quanto ha reso noto Ankara, il Presidente turco Erdogan ha sottolineato a Putin la necessità di un cessate il fuoco immediato e migliori condizioni umanitarie dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. "Erdogan ha fatto notare l'importanza della fine dei combattimenti , l'attuazione della pace e il miglioramento delle condizioni umanitarie nella regione", ha affermato il suo ufficio in una nota. 

Il nuovo round di negoziati potrebbe essere quello decisivo visto che le due parti hanno già concordato che non si tratterà di un singolo giorno ma di ben tre giorni di trattative ininterrotte. Si comincia domani e si andrà avanti fino al 30 marzo prossimo.

Sempre nel fine settimana il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha rilasciato un'intervista a diversi media russi indipendenti, tra cui Meduza e Dozd TV, canali che sono stati bloccati da Mosca.Una delle domande è stata fatta proprio da Dmitry Muratov, caporedattore di Novaya Gazeta e premio Nobel per la pace. La diffusione dell’intervista è stata tuttavia vietata dall'organismo di vigilanza delle comunicazioni della Russia.

USA-RUSSIA, rapporti sempre più tesi

Intanto è stata dura la reazione del Cremlino dopo le parole del presidente americano Joe Biden. La Russia sta "strangolando la democrazia" e vuole farlo "non solo in casa sua", ha dichiarato Biden aggiungendo che "Putin non deve neanche pensare" a toccare un centimetro del territorio della Nato, ha sottolineato il leader della Casa Bianca. "Abbiamo un obbligo sacro" nell'articolo 5 del trattato dell'Alleanza. Biden si è poi rivolto alla popolazione russa nel suo discorso a Varsavia con queste parole: "Voi non siete il nostro nemico". "Questo uomo non può restare al potere", ha detto ancora Biden riferendosi a Vladimir Putin chiamato un "dittatore che cerca di ricostruire un impero".

Un portavoce del presidente russo ha definito sempre più difficile ricucire i rapporti con gli Stati Uniti e che non è Biden a decidere per la Russia. "E' strano sentire accuse contro Putin da Biden, che ha invitato a bombardare la Jugoslavia e uccidere le persone", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. 

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