Sino a venerdì prossimo, l'obiettivo è quello di preservarli da un disastro che molti ambientalisti considerano imminente: prevista la presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel
Oscurato da altri eventi internazionali, il vertice 'One Ocean' prende il via a Brest (nord-ovest della Francia).
Obiettivo finale è quello di salvare gli oceani da un disastro che molti ambientalisti considerano imminente.
"Questo vertice per noi è una questione importante - dice Jérôme Petit, del comitato organizzatore - sappiamo che gli oceani sono in crisi a causa del cambiamento climatico, del riscaldamento delle acque, dell'acidificazione, della pesca eccessiva.
Circa due terzi degli stock ittici sono sovrasfruttati, c'è bisogno di misure molto forti per combattere tutte queste minacce che gli oceani stanno affrontando".
Prevista la partecipazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Plastica, inquinamento, pesca eccessiva: i mali che minacciano gli oceani sono tanti, ma quello che preoccupa più di tutti è il cambiamento climatico.
"Se non facciamo nulla - dice Olivier Poivre d'Arvor, ex ambasciatore francese - non tra un secolo ma tra 10 anni, 600 milioni di persone avranno i piedi nell'acqua.
Se non facciamo nulla, tra 80 anni, nel 2100, le previsioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) circa un innalzamento del livello del mare di 1,5 metri saranno ampiamente superate e saremo a più di 2 metri e quindi due, tre miliardi di persone saranno effettivamente sommerse".
Con questo vertice, che si tiene durante il semstre di presidenza francese del Consiglio europeo si spera di mobilitare ulteriormente la comunità internazionale affinché si dia un forte impulso politico all'agenda europea sui problemi legati al mare.