La premier Nicola Sturgeon ha promesso un nuovo referendum per il 2023. Sarebbe un atto irresponsabile denuncia Londra
Elezioni in Scozia per rinnovare il parlamento locale.
Il premier in carica, la signora Nicola Sturgeon chiede un voto deciso per riproporre un referendum sull'indipendenza della Scozia dal Regno Unito. Stando ai sondaggi, lo Scottish national party potrebbe non aver la maggioranza assoluta e dovrebbe formare una coalizione pro indipendentista.
La vittoria infatti è scontata, salvo clamorose sorprese. La questione vera non è quindi chi vincerà, ma di quanto. Perché in caso di maggioranza assoluta da parte della formazione nazionalista, per Downing Street saranno grattacapi seri. La richiesta di un nuovo referendum per l’indipendenza della Scozia è infatti in cima alla lista delle priorità della Sturgeon, una volta superata l’emergenza sanitaria della pandemia.
Si tratterebbe del secondo referendum di questo tipo, un gesto irresponsabile per il premier britannico Boris Johnson che ha dichiarato: "Ritengo che la maggior parte dei cittadini in Scozia, e nel Regno Unito tutto, non ritenga il momento opportuno, usciamo da una pandemia e lo stiamo facendo uniti. Un secondo referendum sarebbe un atto irresponsabile".
Se l’SNP non ottenesse la maggioranza assoluta, con ogni probabilità formerà una coalizione con i verdi, favorevoli sì a un nuovo referendum, ma senza considerarlo una priorità assoluta. Lo Scottish Green Party ha già detto che nei primi due anni il nuovo governo locale dovrebbe concentrarsi su altro: tutela dell’ambiente a parte (Glasgow ospiterà un evento importantissimo come Cop26 il prossimo novembre), c’è la disoccupazione e una vera piaga sociale come la dipendenza dalla droga da combattere.
Gli unionisti hanno chiuso la campagna elettorale chiedendo unità e non divisione.
Nel 2014 il 55% degli scozzesi votò no all'indipendenza, oggi questa percentuale stando ai sondaggi è scesa al 49%.
Giovedì si vota anche per rinnovare il parlamento in Galles, in sindaco di Londra e altre assemblee locali.
Saranno più di ventotto milioni i cittadini chiamati alle elezioni locali di questo giovedì in tutta la Gran Bretagna. Si vota per rinnovare 143 Comuni e Consigli cittadini. Si decide, tra l’altro, il destino della capitale del Regno, Londra, e del parlamento gallese.