Ingredienti del vaccino Astrazeneca e differenze con i due già approvati, Pfizer e Moderna

Una scatola contenente il vaccino AstraZeneca, il terzo che l'Europa potrebbe introdurre per i propri cittadini
Una scatola contenente il vaccino AstraZeneca, il terzo che l'Europa potrebbe introdurre per i propri cittadini Diritti d'autore AP Photo
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Di Rafael Cereceda
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Il vaccino di Astrazeneca/Oxford è più economico da produrre rispetto ai suoi concorrenti, ma è anche più facile da immagazzinare e trasportare. I test clinici però sono stati più travagliati

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L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha confermato di aver ricevuto una richiesta di autorizzazione per il nuovo vaccino anti-Covid di Astrazeneca/Oxford. La decisione è attesa per il 29 gennaio.

"L'EMA ha ricevuto una richiesta di autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per il vaccino Covid-19, sviluppato da Astrazeneca e dall'Università di Oxford", scrive l'agenzia europea con sede ad Amsterdam sul suo sito web.

L'EMA ha già dato via libera al vaccino Covid-19 Pfizer/BioNTech il 21 dicembre scorso, e di recente, il 6 gennaio, al vaccino Moderna.

L'agenzia ha detto che effettuerà una revisione accelerata, con una decisione attesa per il 29 gennaio, se i dati presentati saranno sufficientemente "solidi e completi".

L'Unione Europea e l'EMA sono sotto pressione per accelerare l'approvazione di nuovi vaccini contro il virus, che ha già causato più di 620mila morti in tutto il continente.

La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore la presentazione della domanda di vaccino Astrazeneca/Oxford, definendola una "buona notizia".

"Una volta che il vaccino avrà ricevuto un parere scientifico positivo, lavoreremo il prima possibile per autorizzarne l'uso in Europa", ha scritto su Twitter.

Similitudini e differenze

Il vaccino di Astrazeneca/Oxford non solo è più economico da produrre rispetto ai suoi concorrenti, ma è anche più facile da immagazzinare e trasportare - soprattutto rispetto a quello Pfizer/Biontech, che deve essere conservato a temperature molto basse (-70°C).

Una dose del vaccino Astrazeneca costa 6€, quello di Moderna 10 volte tanto e quello Pfizer/Biontech, che si conserva a -18°C, costa 33€.

Secondo i primi risultati, il nuovo vaccino aiuterebbe a ridurre la trasmissione del virus riducendo le infezioni asintomatiche. D'altra parte, i vaccini Pfizer e Moderna sono più efficaci per diminuire i casi gravi di Covid-19.

Il servizio sanitario britannico, NHS, l'ha approvato e ha iniziato ad utilizzarlo prima di Natale, pubblicando l'opuscolo con l'elenco dei componenti. Potrebbe non trattarsi dell'elenco completo, ma si tratta degli ingredienti che più probabilmente causano la reazione immunitaria.

Adenovirus freddo dello scimpanzé geneticamente modificato

Il vaccino Oxford/Astrazeneca non utilizza la rivoluzionaria tecnologia genetica mRNA, quella del RNA messaggero, applicata da Pfizer e Moderna.

Non viene iniettato quindi l'mRNA che serve per produrre la proteina spike di Sars-CoV-2, quella che permette al virus di attaccarsi alle cellule.

Si basa invece sulla tipologia tradizionale del vettore virale. L'ingrediente principale è un adenovirus che provoca il raffreddore negli scimpanzé, geneticamente modificato in modo che non possa svilupparsi e riprodursi nel nostro corpo.

Gli adenovirus sono una famiglia molto comune di virus che causano varie malattie sia nell'uomo che negli animali.

Anche se non suona molto attraente, questa tecnologia è quella utilizzata da decenni, più stabile e rodata, mentre quella a base di mRNA sintetico di Pfizer e Moderna è completamente nuova.

Il vaccino dell'Università di Oxford e Astrazeneca replica inoltre, come già fanno gli altri due vaccini, la sequenza genetica della proteina S del nuovo coronavirus, quella sorta di uncino che il virus utilizza per invadere le nostre cellule.

Il virus, reso innocuo, contiene una sequenza di DNA utile a far produrre, dall'organismo del paziente, la proteina. Il sistema immunitario riceve così le informazioni utili ed impara a difendersi dalla Covid-19 quando vi si trova esposto, creando anticorpi neutralizzanti e una risposta da parte cellule T del sistema immunitario.

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Aminoacidi, sali e altri eccipienti

La maggior parte degli ingredienti sono abbastanza comuni. A differenza dei vaccini Pfizer e Moderna, non richiede lipidi per la sua conservazione.

- L-istidina, si tratta di un aminoacido essenziale che consumiamo quotidianamente nel nostro cibo;

- L-istidina cloridrato monoidrato, un'altra forma chimica di questo aminoacido;

- Cloruro di magnesio esaidrato: un tipo di sale molto comune;

- Polisorbato 80: un additivo addensante presente in farmaci e cosmetici che ha un'azione sui grassi;

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- Etanolo (alcol);

- Saccarosio (zucchero);

- Cloruro di sodio (comune, sale da cucina);

- Acido etilendiaminatetraacetico (EDTA). Viene utilizzato come additivo negli alimenti e nella medicina per rimuovere i metalli pesanti, come anticoagulante, ed è anche usato per prevenire la formazione di biofilm da parte dei batteri;

- Acqua per iniezioni;

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In termini di effetti collaterali, questo vaccino è simile o addirittura migliore di Moderna e Astrazeneca.

Circa il 60% dei pazienti riferisce sensibilità nella zona di iniezione, il 50% riferisce di avere dolori locali, dove è stato inoculato il virus, mal di testa o affaticamento; il 40% riferisce di dolori muscolari o disturbi, il 30% di brividi o febbre alta, il 20% parla di dolori articolari e nausea.

Si tratta di solito di sintomi lievi che passano nel giro di pochi giorni. Come per gli altri due vaccini, gli adulti più anziani sembrano sopportarlo meglio dei più giovani.

La vicenda degli studi clinici e la polemica sul ritorno economico per l'azienda

Il vaccino Oxford/Astrazeneca è stato criticato a causa della confusione nei risultati provvisori degli studi clinici.

Ci sono stati problemi per degli errori di dosaggio. Il laboratorio britannico aveva annunciato a novembre che il suo vaccino aveva un'efficacia media del 70%, rispetto a quella di oltre il 90% dei vaccini Pfizer/Biontech e Moderna.

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L'efficacia del vaccino Astrazeneca/Oxford è risultata essere del 90% per i volontari che hanno ricevuto inizialmente una mezza dose, quindi una dose completa il mese successivo, ma "appena" del 62% in un altro gruppo vaccinato con più frequentenza, con due dosi complete a distanza di un mese.

L'iniezione a metà dose era, infatti, dovuta ad un errore. Solamente un piccolo gruppo aveva seguito il secondo protocollo. Questo aveva destato preoccupazioni e portato l'azienda ad annunciare il 26 novembre che sarebbe stato condotto un "ulteriore studio" per verificare i primi risultati.

Secondo il presidente di Astrazeneca, sono stati condotti nuovi studi e la nuova formula è quella "vincente per raggiungere un'efficacia, con due dosi, tanto elevata quanto quella dei concorrenti", nelle parole di Pascal Soriot.

Astrazeneca ha condotto studi clinici con poco più di 23mila pazienti e sta mettendo a disposizione il suo vaccino senza scopo di lucro.

Tuttavia, sono montate parecchie polemiche quando è stato dichiarato che non verranno riscossi profitti per tutta la durata della pandemia, ma che allo stesso tempo l'azienda si riserva il diritto di dichiarare la fine della pandemia nel luglio 2021.

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Alla luce del clamore venutosi a creare, la casa farmaceutica ha affermato che il suo vaccino sarà accessibile a prezzi bassi "in perpetuo" per i paesi in via di sviluppo.

L'Università di Oxford e Astrazeneca stanno lavorando con il programma COVAX dell'ONU per garantire l'accesso ai vaccini ai paesi in maggiore difficoltà. EMA aveva richiesto ulteriori informazioni sulla sicurezza e l'efficacia del vaccino. Queste informazioni sono state fornite, secondo l'ultima versione, e sono attualmente in fase di revisione.

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