Attacchi Charlie Hebdo e Hyper Cacher: chiesti due ergastoli

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Diritti d'autore Michel Euler/AP
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Attacchi Charlie Hebdo e Hyper Cacher: chiesti due ergastoli. L'accusa ha chiesto la massima pena per due dei 14 imputati accusati di aver sostenuto gli attentati del gennaio 2015 a Parigi

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Dai cinque anni di reclusione fino all'ergastolo. Sono le pene chieste dall'accusa nel processo ai 14 imputati coinvolti negli attacchi a Charlie Hebdo e al negozio Hyper Cacher. Per Ali Riza Polat è stato chiesto il carcere a vita. Secondo l'accusa, avrebbe avuto un ruolo centrale nei preparativi dell'attentati.

"L'ergastolo che è stato chiesto per Polat, è quello che era stato richiesto anche dalle parti civili, e questo si è concretizzato, ha sottolineato Elie Korchia, avvocato di una delle cassiere rimaste ferite. Vedremo ora cosa deciderà il tribunale nel verdetto atteso per il 16 dicembre,"

Polat sarebbe stato molto vicino ad Amedy Coulibaly, l'uomo che venne colpito dalla polizia dopo che aveva ucciso quattro persone prese in ostaggio in un supermercato kosher a sud di Parigi. L'accusa ha chiesto l'ergastolo anche per Mohamed Belhoucine e 30 anni di carcere per la moglie di quest'ultimo. La coppia sarebbe fuggita in Siria e non è chiaro se i due siano ancora vivi.

La ricostruzione degli attacchi

Era il 7 gennaio del 2015, quando i due fratelli Kouachi entrano sparando nella sede del giornale. Uccidono 12 persone e ne feriscono 4, prima di venire a loro volta uccisi dagli agenti dopo due giorni di fuga.

Il giorno dopo un terzo attentatore che era in contatto coi fratelli Kouachi, Amedy Coulibaly, uccide un poliziotto a Montrouge, e prende d'assalto un negozio di prodotti ebraici, uccide a sangue freddo quattro ostaggi prima di venire abbattuto dalla polizia. I tre attentatori prima di morire si dichiarano combattenti per la Jihad: per conto dello Stato Islamico Coulibaly, per al-Qaida nella penisola araba i due fratelli.

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