Nel primo giorno di riapertura, file ai Musei Vaticani e al Colosseo: Roma riscopre i luoghi simbolo della cultura dopo la chiusura Covid
Secondo Stendhal andare al museo abitua l'anima a sentire la bellezza.
Da qualche ora romani e visitatori possono, dunque, tornare a vibrare, grazie alla riapertura dei Musei Vaticani e del Parco del Colosseo: un altro tassello dopo la ripresa dell'attività ai Capitolini, al MAXXI e a Palazzo Braschi.
Musei Vaticani: prenotazione obbligatoria e misure di sicurezza
Per immergersi nella magia della Cappella Sistina o delle opere di Raffaello, l'artista amato dai Pontefici, è obbligatorio prenotare attraverso il portale ufficiale: gli accessi sono contingentati con fasce di ingresso di 15 minuti ciascuna.
Nelle sale e nei giardini è obbligatorio l'utilizzo delle mascherine facciali. Accesso negato per chi avrà la temperatura corporea superiore ai 37,5° C.
Misure di sicurezza che sono state adottate anche per l'ingresso al Colosseo. Un piccolo pedaggio per restituire alla città uno dei suoi luoghi iconici.
Il Colosseo riapre i cancelli: "Un segno di speranza"
Il Colosseo è tornato ad accogliere i visitatori dopo 84 giorni di chiusura a causa del lockdown per l'epidemia di coronavirus.
La riapertura dei cancelli dell'Anfiteatro Flavio è avvenuta stamattina intorno alle 10.30. Come ogni altro luogo della cultura, al Parco si può entrare dopo aver misurato la temperatura con un termoscanner intelligente. La mascherina non è derogabile durante la visita al sito.
"Stiamo riaprendo un luogo simbolo di Roma, un simbolo per l'Italia - ha commentato il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo - è un segno di speranza e di ripartenza. Un segno di ripresa con un ritmo diverso, con un turismo più sostenibile, compatibile con le nostre città e con il benessere dei cittadini".
Con oltre 7,5 milioni di ingressi nel 2019, il Colosseo occupa stabilmente la vetta dei siti più visitati in Italia.