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Rouen, è incubo diossina

Rouen, è incubo diossina
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Di Alberto De Filippis
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La gente ha paura dopo il disastro di quasi una settimana fa

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La sicurezza degli abitanti di Rouen in Francia e della sua regione è forse minacciata? È la domanda che si pongono una gran parte degli abitanti di qui a quasi una settimana dall'incendio della fabbrica di prodotti chimici Lubrizol.

Martedì sera la prefettura ha pubblicato la lista delle sostanze bruciate. Oltre 5000 tonnellate di prodotto letteralmente partito in fumo. E i risultati per le associazioni che monitorano la qualità dell'aria sono allarmanti.

Dice un attivista: "5253 tonnellate di prodotto sono l'equivalente di una marea nera che si è sversata in un'area urbana di 100.000 abitanti. Certo che è pericoloso".

Eppure le autorità non sono di questo avviso e affermano che la pericolosità dipende dall'esposizione a queste sostanze.

Continua l'attivista Olivier Blond presidente dell'associazione Respire: "Le informazioni vengono date col contagocce e restano ancora buchi nella storia Ci sono molti prodotti che non vengono rivelati, come le diossine".

Le diossine sono sostanze tossiche che a lungo termine poissono avere effetti letali sulla salute. I risultati delle indagini del ministero sono attesi fra giovedì e venerdi

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