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Primo maggio, cartoline dagli expat italiani

Primo maggio, cartoline dagli expat italiani
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Di Luca Colantoni
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La festa dei lavoratori vista da lontano in un periodo in cui è tornato, massiccio, il fenomeno della fuga di cervelli. Questo lo spirito dell'iniziativa della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana.

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La festa dei lavoratori vista da lontano in un periodo in cui è tornato, massiccio, il fenomeno della fuga di cervelli. 

Questo lo spirito dell'iniziativa della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana che, in occasione del Primo Maggio ha invitato tutti coloro che lavorano all'estero ad inviare delle videocartoline per raccontare la propria esperienza all'estero e cosa si dovrebbe fare in Italia per un rientro nel Bel Paese."Sicuramente in Italia non vedo tante prospettive - ha detto Simone Cerrato. 37 anni, diTorino e videomaker in Australia - Il mio sogno sarebbe fare il mio lavoro nel mio paese invece di dover emigrare".

I video degli expat italiani avranno un canale dedicato e andranno ad arricchire il museo e l’archivio della Fondazione che ha già prodotto un docufilm dal titolo "Italia addio, non tornerò" che ha movimentato il dibattito sul mondo dell’emigrazione giovanile.

IL VIDEO UFFICIALE DELL'INIZIATIVA DELLA FONDAZIONE CRESCI

Il video ufficiale dell'iniziativa della Fondazione Cresci
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