Ore febbrili e rischio incidenti in Venezuela: sabato 23 febbraio scade l'ultimatum per gli aiuti umanitari. Intanto oggi, concerto dell'opposizione a Cucuta, in Colombia, e contro-concerto del governo appena oltre il ponte che divide i due paesi.
Sale la tensione in Venezuela, a causa di due concerti in programma venerdi al confine con la Colombia.
Membri dell'opposizione venezuelana e la Guardia Nazionale bolivariana si sono scontrati nello stato di Carabobo.
L'opposizione afferma che alcuni camion che trasportavano aiuti umanitari sono riusciti a superare faticosamente un posto di blocco.
"Questi uomini in verde, i militari, sono esseri umani"
"Stanno cercando di non farci raggiungere la nostra destinazione, San Cristobal", dice, agitato, Richard Blanco, un attivista dell'opposizione.
"Ma i ladri dimenticano che questi uomini in verde, i militari, sono anche esseri umani. Porteremo il cibo e le medicine ai nostri concittadini, non importa come, il nostro presidente Guaidóha detto che dobbiamo farlo".
Chiusa anche la frontiera con la Colombia?
Ma per Nicolas Maduro non esiste una crisi umanitaria in Venezuela.
Il leader venezuelano giovedi ha deciso di chiudere il confine con il Brasile e ha dichiarato che che sta pensando di fare lo stesso con il confine con la Colombia.
I concerti della discordia
Il leader dell'opposizione Juan Guaidó continua per la sua strada. Ha lasciato Caracas in auto con una dozzina di parlamentari per un viaggio al confine con la Colombia. Guaidó afferma di aver radunato migliaia di persone, i volontari per gli aiuti umanitari.
Questo venerdì si tiene un concerto di aiuti a Cucuta, un'iniziativa dell'imprenditore britannico Richard Branson. Tra gli artisti presenti, anche Miguel Bosè.
A soli 300 metri di distanza, dall'altra parte del ponte che unisce Venezuela e Colombia, il governo di Maduro ha organizzato una sorta di contro-concerto.
Si temono disordini.
Scade l'ultimatum
Intanto, sabato 23 febbraio scade l'ultimatum per il passaggio degli aiuti umanitari in Venezuela.