A lanciare l'allarme è l'Organizzazione internazionale per le migrazioni: "Dobbiamo iniziare a mettere in fila priorità e finanziamenti e mezzi per gestire la crisi al più presto possibile". Dal 2014, secondo l'Onu, più di 2,3 milioni di venezuelani hanno lasciato il paese
La crisi migratoria in Venezuela potrebbe diventare presto come quella del Mediterraneo. A lanciare l'allarme è l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).
Molti venezuelani hanno scelto di andarsene a causa della crisi sociale ed economica che attanaglia il Venezuela da diversi anni.
Secondo l'Onu sono più di 2,3 milioni i venezuelani che hanno lasciato il Paese dal 2014. Il 90% di loro si è spostato in altri stati del Sud America, soprattutto Colombia, Brasile, Ecuador e Perù.
L'esodo, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, sta determinando una crisi simile a quelle già viste in altre parti del mondo, in particolare nel Mediterraneo.
"Dobbiamo iniziare a mettere in fila priorità e finanziamenti e mezzi per gestire la crisi al più presto possibile", ha fatto sapere l'Oim.
Il continuo flusso di persone ha spinto alcuni paesi a prendere delle contromisure. Dopo l'Ecuador anche il Perù ha annunciato che sarà negato l'ingresso a chi non è provvisto di un passaporto valido.
Una mossa che ha colpito centinaia di migliaia di venezuelani, a cui in precedenza bastava la carta d'identità per varcare il confine.