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Amatrice: "Noi, sei ore sotto le macerie mano nella mano"

Amatrice: "Noi, sei ore sotto le macerie mano nella mano"
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Di Gioia Salvatori
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La storia di due coniugi salvati da due poliziotti dopo la scossa del 24 agosto 2016

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Giuseppe Leopardi, pensionato di Amatrice la notte del 24 agosto 2016 è rimasto con la moglie Rita sotto il peso delle macerie della sua casa per sei ore. Il terremoto li ha sorpresi a letto. Li hanno salvati due poliziotti, Bruno e Cristiano, scavando a mani nude.
Giuseppe Leopardi: “Di quella notte ricordo bene tante cose: sono stato svegliato dal rumore del terremoto. Io sentivo cadere intonaci, sassi. Avevo un masso sulla pancia sicuramente di 30 chili.
Cristiano, poliziotto: “La cosa che mi rendeva difficile il soccorso era la presenza di una tavola obliqua all’altezza della giugulare, del collo”. Giuseppe Leopardi: “Senza casco, con le mani nude, io vedevo Cristiano che si era introdotto alla mia sinistra dopo avergli detto: ‘guarda sono qua’ “.
Così Giuseppe è stato il primo a uscire dalla macerie; poi è stata la volta della moglie Rita, viva per un soffio…
Cristiano, poliziotto: “Ho spinto con tutta la forza che avevo contro questa rete sollevando di poco, quello che serviva, i detriti. Bruno (l’altro poliziotto) ha preso Rita per le spalle, appena lei è uscita io mi sono tolto e vi posso assicurare che è crollato tutto”.

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