Brexit: negoziati tutti in salita fra Londra e Bruxelles

Brexit: negoziati tutti in salita fra Londra e Bruxelles
Di Euronews
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Il capo negoziatore UE mette l'accento sul cammino da fare: "Divergenze fondamentali su diversi punti". Replica di Londra: "Per un accordo ci vuole flessibilità"

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Diplomazia delle strette di mano e dichiarazioni di circostanza non mascherano il fossato che sulla Brexit ancora separa Unione Europea e Regno Unito. Se non ci scappa lo sguardo in cagnesco, il secondo round negoziale tra Bruxelles e Londra si conclude però con un forte accento sul cammino ancora da fare.

Negotiations so far:
EU: This is how it will be.
UK: Well, we thought maybe this instead.
EU: Nah. What else you got?
UK: ... er ....

— Rafael Behr (@rafaelbehr) 20 luglio 2017

Su Twitter l’ironica sintesi di un editorialista del quotidiano britannico The Guardian, che mette in scena il dialogo fra Bruxelles e Londra. “I negoziati finora – scriveva nel primo pomeriggio -. L’Unione Europea: ‘Le cose dovranno andare così’. Il Regno Unito: “Beh, noi pensavamo piuttosto così…”. La UE: “Ah, e cos’altro avete da offrire?”. Londra: “…mmh…”.### Il capo-negoziatore UE, Michel Barnier: “Restano divergenze fondamentali su diversi punti”

“Restano divergenze fondamentali sulla questione cruciale di come garantire i diritti dei cittadini europei nel Regno Unito e su diversi altri punti – riassume il negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier – come quelli dei diritti dei futuri membri di queste famiglie e l’esportazione di alcune garanzie sociali”. “Da parte nostra – aggiunge poi, mettendo il dito in un’altra piaga dolente – non vediamo francamente altro modo di garantirne il rispetto se non rimettendoli alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea”. > Barnier-Davis press conference showed divisions on ECJ run very deep. EU will fight hard to protect its legal order.

— Jennifer Rankin (@JenniferMerode) 20 luglio 2017

“La conferenza stampa di Barnier e Davis ha messo in luce le profonde divergenze sulla Corte Europea di Giustizia – ha twittato la corrispondente sempre del Guardian, Jennifer Merode -. L’Unione Europea darà battaglia per difendere la propria giurisdizione”### A Bruxelles che invita a giocare a carte scoperte, Londra replica: “Per arrivare a una soluzione ci vuole flessibilità”

La stessa Corte di cui Londra ha però già detto a più riprese che una volta formalizzato l’addio non riconoscerà la giurisdizione. Uno scoglio che, pur aggiungendosi a quello ancora più scivoloso della fattura con cui Bruxelles chiede a Londra di saldare il divorzio, scompare dal bilancio di David Davis. “Questo round negoziale si è dimostrato costruttivo e si è svolto secondo i tempi – ha detto il Ministro britannico per la Brexit -. Mi auguro sia un modello a cui continueremo a rifarci”. E poi, rivolgendosi a Michel Barnier: “Per dirla con uno slogan, direi che il conto alla rovescia è iniziato”.

La conferenza stampa integrale di Michel Barnier e David Davis sulla pagina Facebook della Commissione Europea

E proprio perché il tempo scorre, l’appello dell’Unione Europea è a giocare a carte scoperte: “Si avanza di più e meglio quando le rispettive posizioni sono chiari”, l’invito di Michel Barnier, a cui Davis replica tuttavia con quella che ad oggi sembra una messa in guardia: “Per arrivare a una soluzione – la sua chiosa – ci vorrà flessibilità”.

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