Il 2016 è stato l’annus horribilis per i bambini in Siria: lo dice l’Unicef che nel dossier “Hitting Rock Bottom”, letteralmente “toccando il fondo”, denuncia le cifre record in termini di gravi viola
Il 2016 è stato l’annus horribilis per i bambini in Siria: lo dice l’Unicef che nel dossier “Hitting Rock Bottom”, letteralmente “toccando il fondo”, denuncia le cifre record in termini di gravi violazioni dopo sei anni di guerra. Almeno 652 i bambini uccisi, un aumento del 20% dal 2015. 850 quelli reclutati per combattere sulle linee del fronte, il doppio rispetto all’anno precedente: 338 gli attacchi contro ospedali e personale medico.
Killing & maiming of Syrian children highest on record in 2016. Read our report on 6 years of #ChildrenUnderAttack: https://t.co/Mn0p9qQBQapic.twitter.com/ltmRVz5Hq2
— UNICEF (@UNICEF) 13 marzo 2017
I minori muoiono non solo a causa delle bombe ma spesso in silenzio per malattie facilmente prevenibili. L’accesso alle cure mediche e altri servizi di base resta molto difficile. 2,8 milioni di bambini si trovano in aree non facili da raggiungere, 280mila di questi in zone sotto assedio. Sono 6 milioni i minori che dipendono dall’assistenza umanitaria, un aumento di 12 volte rispetto al 2012. Sono oltre 2,3 milioni i piccoli rifugiati che vivono in Turchia, Libano, Giordania, Egitto e Iraq.