Michael Bloomberg rinuncia a candidarsi come indipendente alle presidenziali per evitare di poter facilitare una vittoria di Donald Trump
Michael Bloomberg rinuncia a candidarsi come indipendente alle presidenziali per evitare di poter facilitare una vittoria di Donald Trump. L’ex-sindaco di New York annuncia, con un fondo pubblicato nell’agenzia stampa che porta il suo nome, che i numeri parlano chiaro: le sue chance di vincere la corsa alla Casa Bianca sono limitate. E in caso di una competizione a tre, la bilancia potrebbe pendere a favore di Trump, responsabile della “campagna presidenziale più divisa e demagogica che io ricordi” ha detto “facendo leva sui pregiudizi e timori della gente”.
La rinuncia di Bloomberg arriva dopo mesi di campagne pubblicitarie, sondaggi e studi del tessuto elettorale. Ma rappresenta in primis l’ennesima bordata, da un pulpito di rilievo, al miliardario newyorkese che minaccia di bandire i musulmani “minando valori fondanti come la tolleranza religiosa e la separazione tra chiesa e Stato” ha detto ancora Bloomberg.
Secondo i suoi più stretti collaboratori, Bloomberg non avrebbe esitato ad entrare in competizione nel caso di uno scontro tra Donald Trump e Bernie Sanders. Ma nello scenario sempre più probabile di una scelta tra Hillary Clinton e Donald Trump, la presenza di un terzo candidato avrebbe rischiato di disperdere voti e creare uno stallo, a vantaggio di Trump.
In the 2016 election, Michael Bloomberg sees a risk too high to take https://t.co/UpBbg9y8BI via
BV</a></p>— Andrea S. Neri (
AndreaNerone) 8 marzo 2016