Il Tribunale di correzione di Bruxelles ha accolto le richieste della Procura Federale, per la quale Salah Abdeslam e Sofien Ayari dovevano essere condannati
Venti anni di carcere per tentato omicidio, attività terroristica e possesso illegale di armi: questa la condanna a carico di Salah Abdeslam, unico superstite del commando terrorista che attaccò Parigi il 13 novembre 2015.
Il terrorista, condannato assieme al complice tunisino, Sofien Ayari, è stato riconosciuto colpevole della sparatoria del marzo 2016, allorché poco prima della cattura a Molenbeek ferì 4 poliziotti durante una perquisizione.
Il Tribunale di correzione di Bruxelles ha dunque accolto le richieste della Procura Federale.
Philippe Vansteenkiste, Associazione per le vittime del terrorismo V-Europe, dice:
"Per noi, questo processo è altrettanto importante: per le vittime del 13 novembre a Parigi e del 22 marzo a Bruxelles, si nota come ci sia una singola matrice, non possiamo rimuovere un pezzo di puzzle, ccorre vedere tutto nella sua interezza".
Aissa Boukanoun, Euronews, dice:
"Un parente di Abdeslam ci ha appena detto che alcuni familiari di sospetti terroristi coinvolti negli attacchi a Bruxelles e Parigi e che risiedono in Belgio hanno ricevuto una notifica di convocazione per essere ascoltati dagli investigatori francesi: secondo la nostra fonte, questa procedura fa parte dei preparativi per il processo di Salah Abdeslam, che potrebbe tenersi in Francia nel 2020 o 2021".
A febbraio, Abdeslam era stato trasferito a Bruxelles dal carcere francese di Fleury Merogy, per assistere alla prima udienza del processo, durante la quale si era rifiutato di testimoniare: allora, il suo avvocvato sostenne che quello scontro a fuoco - per quanto grave - non potesse configurare un reato di tipo terroristico.