Gender pay gap: cosa fanno i Paesi europei per ridurre il divario retributivo di genere?

Le "Quattro grandi" economie europee presentano divari retributivi di genere superiori alla media.
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Di Servet Yanatma
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Il divario retributivo tra i sessi va ben oltre la parità di retribuzione a parità di lavoro. Le donne in Europa devono affrontare forti disuguaglianze nell'accesso al lavoro, negli scatti di carriera e nelle ricompense finanziarie.

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Il divario retributivo tra i sessi è ancora molto evidente in Europa. Diversi indicatori mostrano la disuguaglianza tra donne e uomini in molti ambiti**, ma l'economia è una delle aree chiave e che possono avere molte ripercussioni sulla vita delle donne.**

Nonostante alcuni miglioramenti in Europa, il divario di genere è ancora ben presente quando si tratta di salari, occupazione e scatti di carriera.

Quanto guadagnano le donne rispetto agli uomini?

Il divario retributivo di genere è un indicatore significativo, che mostra la differenza tra la retribuzione oraria lorda media di uomini e donne, espressa come percentuale della retribuzione oraria lorda media degli uomini. Non tiene conto dell'istruzione, dell'età, delle ore lavorate o del tipo di lavoro.

In pratica, rivela quanto le donne guadagnano meno degli uomini. Nel 2022, il divario di genere era del 12,7% nell'UE. In altre parole, le donne guadagnano in media il 12,7% in meno all'ora rispetto agli uomini.

Le donne guadagnano in media 87,3 euro per ogni 100 euro guadagnati dagli uomini e dovrebbero dunque lavorare 1,5 mesi in più per recuperare la differenza.

Il divario retributivo di genere varia notevolmente nell'Ue, tanto che nel 2022, in diversi Paesi era superiore al 17%.

L'Estonia ha registrato il divario retributivo più alto, pari al 21,3%, seguita dall'Austria (18,4%), dalla Svizzera e dalla Repubblica Ceca (entrambe al 17,9%).

Il Lussemburgo (-0,7%) è stato l'unico Paese con un dato negativo, ovvero le donne hanno guadagnato leggermente di più degli uomini.

Oltre al Lussemburgo, l'Italia, la Romania e il Belgio hanno registrato il divario retributivo di genere più basso, inferiore al cinque percento.

La Germania (17,7%) e la Francia (13,9%) hanno registrato divari più elevati rispetto alla media europea.

Il divario retributivo di genere sta diminuendo in Europa?

Uno degli obiettivi della Commissione europea è quello di ridurre il divario retributivo tra i sessi nel blocco. Ci sono stati miglioramenti in questa direzione? I progressi sono costanti, ma lenti.

Tra il 2012 e il 2022, il divario retributivo di genere è diminuito di 3,7 punti percentuali (pp) nell'UE, passando dal 16,4% al 12,7%.

In sei Paesi, ovvero Slovenia, Lettonia, Polonia, Malta, Svizzera e Lituania, il divario retributivo tra i sessi è aumentato da 0,1 a 3,7 punti percentuali.

In altri Paesi, invece, il divario si riduce: la Spagna ha registrato il più netto miglioramento del gender pay gap con un calo di 10 punti percentuali, seguita da Estonia (8,6 punti percentuali), Islanda (8,4 punti percentuali) e Lussemburgo (7,6 punti percentuali).

Anche la Germania e il Regno Unito hanno registrato un calo considerevole, rispettivamente di 5 e 4,7 punti percentuali.

**Nel 2022, il divario di genere era più alto nel settore privato che in quello pubblico in 21 dei 24 Paesi europei.**Secondo l'agenzia di dati dell'UE Eurostat, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che le retribuzioni nel settore pubblico sono per lo più determinate da griglie salariali trasparenti che si applicano in egual misura a uomini e donne nell'UE.

Il divario retributivo è stato più alto nel settore pubblico solo in Portogallo, Slovenia e Finlandia. Cipro ha registrato (-0,2%) un divario negativo nel settore pubblico, indicando che le donne erano meglio retribuite degli uomini.

Cipro ha anche registrato la differenza più alta tra il settore pubblico e quello privato, pari a 19,7 punti percentuali. Questa differenza era superiore a 10 punti percentuali in cinque Paesi, il che suggerisce che la disuguaglianza salariale tra i sessi è forte in molti Paesi.

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La Repubblica Ceca ha registrato il più alto gender pay gap nel settore privato (20,5%), seguita da vicino dalla Germania (19,9%). Ciò dimostra che le donne guadagnano in media 80 euro per ogni 100 euro guadagnati dagli uomini nel settore privato tedesco.

Perché le donne guadagnano meno?

Spiegare le ragioni del gender pay gap non è semplice. Non si tratta solo della questione della parità di retribuzione a parità di lavoro.

Questo fenomeno "comprende un gran numero di disuguaglianze che le donne devono affrontare nell'accesso al mercato del lavoro, negli scatti di carriera e nelle ricompense", sottolinea la Commissione europea.

Secondo la Commissione, le ragioni principali sono:

  • Segregazione settoriale: Circa il 24% del divario retributivo di genere è legato alla sovrarappresentazione delle donne in settori relativamente poco remunerativi, come l'assistenza, la sanità e l'istruzione.

Nel 2022, il 28% delle donne nell'Ue lavorava in part time, rispetto all'8% degli uomini.

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  • Discriminazione salariale: Le donne guadagnano meno degli uomini a parità di lavoro o, in alcuni casi, a parità di valore.
  • Disparità nel lavoro non retribuito: Le donne hanno un numero di ore lavorative settimanali superiore a quello degli uomini, ma dedicano più ore al lavoro non retribuito, un fatto che potrebbe anche influenzare le loro scelte di carriera. È molto più probabile che smettano di lavorare per prendersi cura di figli e parenti. Per questo motivo l'Ue promuove una ripartizione equa dei congedi parentali.
  • Il "soffitto di vetro": La posizione nella gerarchia influenza ovviamente il livello di retribuzione. Ad esempio, la professione con le maggiori differenze di retribuzione oraria nell'Ue è quella dei dirigenti: 23% di retribuzione in meno per le donne rispetto agli uomini.

Oltre a essere pagati più delle donne, gli uomini occupano generalmente posizioni più elevate rispetto alle donne. Nel 2021, le donne rappresentavano solo il 35% dei dirigenti nell'Ue.

Come mostra il grafico precedente, la quota di donne in questa posizione non superava il 50% in nessun Paese dell'Ue. La Lettonia (46%), la Polonia e la Svezia (entrambe 43%) hanno registrato le quote maggiori, mentre Cipro (21%), Lussemburgo (22%) e Paesi Bassi (26%) hanno registrato le percentuali minori.

Le donne sono più istruite ma meno occupate

Per comprendere il divario retributivo tra i sessi è necessario prendere in considerazione molti fattori. Nel 2022, nell'Ue le donne con un'istruzione terziaria (37,1%), che comprende università, scuole superiori e formazione tecnica, erano nettamente superiori agli uomini (31,4%).

La percentuale di donne con un'istruzione terziaria era superiore alla corrispondente quota di uomini in quasi tutti i Paesi dell'Ue, ad eccezione di Germania e Austria.

Tuttavia, il tasso di occupazione delle donne (83,6) era inferiore a quello degli uomini (88,9 percento) nell'Ue. Questi dati mostrano che le donne sono meno occupate nonostante siano più istruite.

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