Gb, e' sempre Oxford la migliore università al mondo. Ma incalza l'Asia

Le migliori università al mondo
Le migliori università al mondo Diritti d'autore Canva
Diritti d'autore Canva
Di David WalshOceane Duboust
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Sono uscite le classifiche mondiali delle migliori università del Times Higher Education (THE) per il 2024. A fare la differenza è la Cina

PUBBLICITÀ

L'Università di Oxford continua a mantenere il suo primato come migliore università del mondo per l'ottavo anno. A dichiararlo la recente pubblicazione del Times Higher Education (THE) World University Rankings 2024.

Nella top 10 anche altre istituzioni britanniche con Harvard (4) e Cambridge (5) che continuano a essere rappresentate in cima alla classifica.

I primi cinque posti, tuttavia, si sono leggermente spostati: Stanford è passata dal terzo posto nel 2023 al secondo nella classifica di quest'anno e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) è passato dal quinto posto nel 2023 al terzo.

Ciò è avvenuto in gran parte a spese di Harvard, che è scivolata di due posizioni dal secondo posto nel 2023, mentre Cambridge è scesa dal terzo al quinto posto.

Più in generale, quest'anno si è assistito a un notevole declino delle università statunitensi e britanniche, nonché a un'ulteriore flessione delle università europee, mentre l'istruzione  dell'Asia continua a salire, in particolare le scuole in Cina.

Le università Tsinghua (12) e Peking (14) hanno scalato la classifica, superando università del calibro di University of Pennsylvania, Johns Hopkins University e Columbia University.

Restando in Asia, l'Università giapponese di Tokyo supera ora l'Università di Edimburgo, il King's College di Londra e la London School of Economics and Political Science, salendo di 10 posizioni fino al 29° posto.

Un'analisi di sei anni di dati effettuata da THE mostra che la posizione media delle università statunitensi è scesa da 296 nella classifica del 2019 a 348 nell'ultima edizione; anche la posizione media del Regno Unito è scesa, ma in misura minore, da 451 a 477.

Quali sono le università europee migliori al mondo?

Secondo i punteggi complessivi della classifica THE per il 2024, le istituzioni europee continuano a essere ben rappresentate nelle prime 50 posizioni.

L'École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) ha registrato il cambiamento più significativo, passando dal 41° al 33° posto in un anno. La London School of Economics (LSE) ha registrato il calo maggiore, passando dal 37° al 46° posto, un'ulteriore diminuzione rispetto al 2022, quando era al 27° posto della classifica.

In generale, la maggior parte delle istituzioni europee presenti nella top 50 è rimasta stabile, mantenendo la stessa posizione o subendo un modesto calo.

Tra le istituzioni che non si sono mosse ci sono il Politecnico di Zurigo (11), l'Università Tecnica di Monaco (30° posto e ancora la sua migliore posizione in classifica dal 2011) e l'University College di Londra (22).

In termini di qualità della ricerca - definita da THE come "impatto citazionale, forza della ricerca, eccellenza della ricerca e influenza della ricerca" - svolta da ciascuna istituzione, le università europee hanno ottenuto risultati migliori, con quattro nella top 10.

L'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che si è classificata complessivamente al 10° posto, è la migliore università al mondo per la ricerca.

La più alta università europea è stata Oxford (5) con un punteggio di 99, seguita dall'Imperial College di Londra (8) e dall'UCL (9) con punteggi di 98,6 e 9 rispettivamente.

Altri dati chiave

Sebbene sia ancora dominata dalle università degli Stati Uniti e del Regno Unito, la Cina sta lentamente scalando le classifiche di THE, con gli atenei cinesi che sono più vicini che mai a entrare nella top 10.

Ora ci sono 13 università cinesi nella top 200, sette in più rispetto al 2020. Quest'anno le più alte in classifica sono la Tsinghua University e la Peking University, entrambe salite rispettivamente al 12° e al 14° posto.

PUBBLICITÀ

L'ascesa delle istituzioni cinesi è stata accompagnata da un declino delle università statunitensi e britanniche, il cui numero nella top 200 è sceso rispettivamente di tre e quattro unità.

Il declino dimostra che, nonostante il mantenimento di un vantaggio sulle rivali cinesi, "il potere relativo di Regno Unito e Stati Uniti sta diminuendo", ha dichiarato a THE, Ming Cheng, Professore presso lo Sheffield Institute of Education della Sheffield Hallam University.

"Forse le università di questi due Paesi potrebbero prendere in considerazione l'idea di imparare le buone pratiche dalla Cina e di apprezzare un po' di più le diverse culture e ideologie", ha aggiunto.

"Questa tendenza suggerisce anche uno spostamento del potere dell'economia della conoscenza dall'Occidente all'Oriente. Ciò incoraggerà potenzialmente un maggior numero di studenti internazionali a studiare in Cina in futuro".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Paesi Bassi: il piano per ridurre il numero di studenti stranieri nelle università

Gender pay gap: cosa fanno i Paesi europei per ridurre il divario retributivo di genere?

Germania: si testa la settimana lavorativa di 4 giorni contro la carenza di manodopera