Elyazid A, detenuto per omicidio e reati legati alle armi da fuoco, è sfuggito alle guardie carcerarie durante il rilascio del suo compagno di cella, venerdì
Un’evasione sorprendente quanto inquietante in Francia: Elyazid A, un detenuto di 20 anni originario di Mayotte, è stato arrestato all’alba di lunedì in uno scantinato di Sathonay-Camp, a nord di Lione, tre giorni dopo essere evaso dal centro penitenziario di Lyon-Corbas nascosto all’interno di una valigia del suo compagno di cella. A confermare la notizia è stata la Procura di Lione.
L’operazione, condotta senza scontri né feriti, è stata eseguita dagli agenti dell’Ufficio centrale per la lotta contro la criminalità organizzata e dall’unità speciale Dcos 69. L’uomo era in fuga da venerdì scorso, quando è riuscito a eludere la sorveglianza del carcere approfittando del rilascio imminente del suo compagno di cella.
Secondo quanto riportato da Franceinfo, il complice ha nascosto Elyazid A in una borsa di grandi dimensioni e ha usato un carrello portabagagli per trasportarla fino a un’auto in attesa all’esterno del penitenziario. Solo la mattina seguente il personale si è accorto della scomparsa del detenuto, scatenando l’allarme e l’emissione di un avviso rosso da parte dell’Interpol.
Accuse pesanti: omicidio e criminalità organizzata
Elyazid A si trovava in custodia cautelare con accuse gravi: omicidio e reati legati alle armi da fuoco. La sua evasione ha immediatamente messo in moto un’indagine della Procura per “fuga in banda organizzata” e “associazione criminale”, condotta dalla sezione specializzata della polizia giudiziaria del Rodano.
Il secondo uomo, ritenuto responsabile del trasporto della borsa, è ancora in libertà e attivamente ricercato. Gli inquirenti sospettano che abbia agito come complice nella fuga e potrebbe dover rispondere anch’egli di reati legati all’evasione.
Un'evasione “senza effetti speciali”
Le autorità francesi hanno descritto l’evasione come “altamente insolita”: nessun elicottero, nessuna violenza, nessun aiuto esterno – solo una borsa e un momento di distrazione. Il caso ha evidenziato falle strutturali e operative nella sicurezza del carcere di Lyon-Corbas, una struttura che da tempo soffre di sovraffollamento.
Secondo i dati ufficiali, al 1° giugno il carcere ospitava 1.222 detenuti, nonostante fosse progettato per un massimo di 678. Una pressione che, secondo i sindacati del personale penitenziario, rende sempre più difficile garantire un controllo efficace.
Indagine interna sul penitenziario
Oltre all’indagine giudiziaria, è stata avviata anche un’inchiesta interna da parte dell’amministrazione penitenziaria francese. In un comunicato, le autorità carcerarie hanno assicurato che verranno prese “tutte le misure disciplinari necessarie” e che sarà condotta un’analisi approfondita delle procedure di sicurezza.
L’evasione ha suscitato scalpore nell’opinione pubblica e acceso il dibattito sulle condizioni delle carceri francesi, spesso al centro di critiche per sovraffollamento, carenza di personale e mancanza di risorse tecnologiche.
La rocambolesca fuga di Elyazid A ha colpito per la sua semplicità e per la sua riuscita temporanea. Ma la rapida risposta delle autorità francesi, culminata nell’arresto senza incidenti, ha evitato conseguenze peggiori. Resta ora da capire come un detenuto accusato di omicidio abbia potuto aggirare i controlli e uscire dal carcere su quattro ruote. Le risposte dovranno arrivare presto, così come eventuali responsabilità.