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Caso Huawei, la Procura belga chiede la revoca dell'immunità di cinque eurodeputati

I legislatori europei si riuniscono durante una seduta del Parlamento europeo, mercoledì 22 gennaio 2025 a Strasburgo, nella Francia orientale.
I legislatori europei si riuniscono durante una seduta del Parlamento europeo, mercoledì 22 gennaio 2025 a Strasburgo, nella Francia orientale. Diritti d'autore  Pascal Bastien/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Pascal Bastien/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Malek Fouda & Marco Fazzini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Le autorità belghe sospettano la corruzione di alcuni parlamentari da parte dell'azienda cinese per ottenere leggi vantaggiose in Parlamento. Metsola dovrebbe annunciare mercoledì i nomi dei deputati coinvolti, ma alcuni sono già noti

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Le autorità belghe hanno chiesto formalmente al Parlamento europeo di revocare l'immunità di cinque eurodeputati in relazione a un'indagine sulla corruzione e sul traffico di influenze associate all'azienda tecnologica cinese Huawei.

La richiesta riguarda cinque eurodeputati, tre affiliati al Partito popolare europeo (Ppe), un rappresentante dei Socialisti e Democratici (S&D) e uno di Renew Europe.

L'indagine sulle accuse è iniziata due mesi fa a seguito di perquisizioni effettuate negli uffici del Parlamento europeo.

La Procura belga ha sporto denuncia contro otto persone, sospettando riciclaggio di denaro, corruzione e il coinvolgimento in del crimine organizzato.

Le accuse contro gli eurodeputati riguardano il loro coinvolgimento in pratiche di corruzione in cambio di attività di lobbying per conto di Huawei e dell'approvazione di leggi vantaggiose per l'azienda.

La richiesta di revoca dell'immunità è stata confermata da alcuni funzionari dell'Ue. Sebbene l'elenco completo degli eurodeputati coinvolti nello scandalo non sia ancora stato reso noto, alcuni parlamentari si sono fatti avanti e hanno confermato che è stata presentata una richiesta di revoca dell'immunità.

Anche un italiano è coinvolto nell'indagine

L'italiano Salvatore de Meo del Ppe, il maltese Daniel Attard dei Socialisti e il bulgaro Nikola Minchev di Renew Europe hanno tutti confermato di essere finiti nel mirino delle autorità belghe.

"Il fatto è legato all'indagine sul mio ex assistente. La procura belga non ha formulato alcuna accusa specifica nei miei confronti, ma vuole verificare se sia avvenuto qualcosa di improprio", ha dichiarato Minchev.

Lo stesso Minchev afferma di avere assistito a una partita di calcio i cui biglietti sono stati acquistati da un individuo affiliato al suo ex assistente, che aveva legami con Huawei. Finora, l'eurodeputato bulgaro ha negato di essere a conoscenza di chi ha fornito i biglietti.

"Le autorità belghe vogliono verificare se sia accaduto qualcosa di inappropriato. Per questo chiedo che la mia immunità venga revocata al più presto, in modo che la questione possa essere chiarita e che risulti evidente che non ho nulla a che fare con attività non autorizzate o illegali", ha fatto sapere Minchev.

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola dovrebbe annunciare ufficialmente l'elenco completo degli eurodeputati coinvolti nello scandalo all'apertura della sessione plenaria di mercoledì.

Risorse addizionali per questo articolo • EBU

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